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Pubblicato il 06/04/2016

OBESITA’ OCCIDENTALE : + 600 % IN 35 ANNI

La autorevole rivista inglese The Lancet mette in guardia sulla patologica diffusione della obesità nel mondo, concentrata nei paesi “ricchi”.

Prendendo in considerazione gli indici di massa corporea (Bmi) da 1698 studi di popolazione , con ben 19 milioni le persone prese in esame emerge che gli obesi sono aumentati di sei volte e si è ridotta del 75% il numero di persone in sottopeso.

Il “censimento” parla di oltre 266 milioni di uomini e 375 milioni di donne il cui peso è del 30% oltre la norma.

Nel 2025 un adulto su cinque sarà obeso . Le cause sono individuate nell’eccessivo consumo di alimenti di origine industriale, considerati «corresponsabili» dell’aumentata diffusione di problemi di salute, combinata con la sedentarietà e la scarsa pratica di attività fisica.

118 milioni di persone sono in solo sei paesi anglofoni: Australia, Canada, Irlanda, Nuova Zelanda, Gran Bretagna e Stati Uniti. Il numero maggiore di obesi vive oltreoceano e in Cina.

Entro il 2026 il Regno Unito ,oggi terzo, sarà il Paese europeo con la più alta quota di donne obese: 38 per cento, ovvero quasi una su due, come sta accadendo negli STATI UNITI.

Sono al contrario sottopeso il 20% degli uomini ed il 25% delle donne che vivono in India, in Bangladesh, a Timor Est, in Afghanistan, in Eritrea e in Etiopia. Timor Est, in Etiopia e in Eritrea hanno i valori più bassi di indice di massa corporea di tutto il Pianeta.

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