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Pubblicato il 24/11/2019

OSTACOLI AL VOLO: TROPPI MORTI- SOCCORSO ALPINO E UNCEM LANCIANO UN APPELLO

oro sopra: il generale Giangiacomo Calligaris , comandante AVES ed il tenente Paolo Lozzi. Nel Marzo del 2005 un Canadair precipita nella zona apuana per un impatto contro i cavi della luce .Morti i due piloti Stefano Bandini e Claudio Rosseti

foto sopra: Gennaio 2015: persono la vita il generale
Nel medio periodo, in Italia, si sono registrati 52 incidenti a causa di impatti con ostacoli al volo non segnalati, che hanno causato 55 decessi e 33 feriti.

Durante un seminario sull’argomento, Uncem e Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico hanno rilavato come i sono registrate decine di morti a causa dell’impatto degli elicotteri con gli ostacoli al volo – linee elettriche, teleferiche e palorci, impianti a fune diversi, antenne. Tragedie accadute durante attività di elisoccorso svolte dal Servizio di emergenza 118 e dal Soccorso alpino, delle attività istituzionali di Enti e Amministrazioni dello Stato, delle attività della Protezione civile a livello nazionale, regionale o provinciale e dell’attività di trasporto aereo pubblico e privato.
Alcuni degli eventi più gravi: 15 aprile 1988- un elicottero dell’Esercito italiano, a seguito di un impatto con i cavi di un elettrodotto nei pressi di Pontebba (provincia di Udine), precipitò causando la morte di tutto l’equipaggio; 19 giugno 2000: un elicottero dei Vigili del fuoco, per un impatto su un elettrodotto nel corso di una missione di soccorso, causò la morte sul colpo di cinque persone; 18 marzo 2005 : due piloti di un canadair a Forte dei Marmi (provincia di Lucca), moririno dopo essere precipitati dopo un impatto con i cavi dell’alta tensione; 10 ottobre 2005, provincia di Como : sei persone persero la vita a bordo di un elicottero privato che si schiantò contro un cavo di una teleferica abusiva ; 22 agosto 2009: Cortina d’Ampezzo, elciottero del 18 precipitò, dopo un urto con i cavi della media tensione,provocando il decesso di quattro persone.
Incidenti che per la maggior parte si sono registrati in montagna e nelle aree interne.
Nel nostro ordinamento – ricordano Uncem e Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico – un tentativo di disciplinare il problema è stato fatto con la Legge 26 luglio 2005, n. 152, ma serve una norma che definisca con precisione il concetto di ostacolo al volo, prevedendo l’obbligo della mappatura e della conseguente segnalazione degli ostacoli al volo fissi e temporanei, orizzontali e verticali, con la realizzazione di mappe digitali
Uncem e Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico ricordano che ci sono tre Progetti di Legge , indirizzati a risolvere le criticità indicate da Uncem e Soccorso Alpino. A maggio di quest’anno è stato istituito un Tavolo Tecnico presso il Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri c

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