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Pubblicato il 23/09/2017

PALAU: I GRANATIERI DI SARDEGNA RINNOVANO IL LEGAME CON L’ISOLA

foto di archivio

PALAU. Dall’ottobre 1943 al gennaio 1944 diverse comunità sarde accolsero i Granatieri di Sardegna rientrati in Italia dalla Corsica. Attraversarono le Bocche di Bonifacio trasportati sui barconi dei pescatori. Cento granatieri si sono dati appuntamento a Palau per un raduno interregionale che domenica culminerà con cerimonie istituzionali, civili e religiose a Sedini, uno dei luoghi di storica memoria per la più antica specialità di fanteria dell’esercito italiano e d’Europa. Durante la Seconda guerra mondiale il reggimento operò in Corsica. Nel raduno si commemorano anche i commilitoni che il 19 aprile 1943 morirono durante l’affondamento del piroscafo Francesco Crispi, addetto al trasporto dei “Bianchi alamari”. Il relitto giace sui fondali tra Toscana e Corsica insieme al sommergibile britannico Saracen che lo silurò. La nave con 1300 uomini a bordo affondò in 16 minuti, morirono in 943, gran parte erano Granatieri di Sardegna. «In quattro mesi, molti granatieri furono trasportati da Bonifacio a Palau con dei pescherecci – racconta il presidente regionale dell’associazione nazionale Granatieri di Sardegna, Rodolfo Mori Ubaldini degli Alberti La Marmora –. Erano diretti a Sedini in attesa di comunicazioni dagli organi del rinnovato esercito italiano. L’ospitalità ricevuta 74 anni fa si rinnova con una cerimonia che coinvolge le istituzioni e, soprattutto, i cittadini. Seguirà la messa, la deposizione di una corona ai monumenti ai Caduti e un incontro conviviale». Lunedì appuntamento alla Maddalena con visita a Caprera e al museo. (w.b.)

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