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Pubblicato il 23/03/2016

PARTE LO SCENEGGIATO SULLA “TASK FORCE 45” – FORZE SPECIALI ITALIANE

Il Dente Avvelenato

CANALE 5- mercoledì 30 Marzo alle 21.10 comincia la serie ambientata in Afghanistan: storia d’amore improbabile al posto dell’azione.

Raoul Bova e Megan Montaner sono i protagonisti di Fuoco amico TF45 – Eroe per amore, sceneggiato che inizia in tv mercoledì 30 marzo.
L’attrice spagnola, famosa per essere sconosciuta ( Pepa ne Il Segreto, ndr), proviene da sceneggiati dello stesso genere quali “Senza identità” ( chi lo ha visto?) , ed un poco di notorietà acquisita con comparsate a “C’è posta per te” e “Pequenos Gigantes” ( programma per pedofili e bambini mostri come i genitori, che imitano gli adulti, vestiti da vecchi o da lolite).
Per l’attore italiano invece questa sarà l’ultima apparizione prima dell’annunciata pausa di un anno, decisa per stare vicino alla figlia Luna.

Dovremo vedere la solita “tormentata storia d’amore”, fintamente ambientata ad Herat in Afghanistan. Roul Bova è il capitano Enea De Santis, comandante di un distaccamento di incursori della Task Force 45. Durante un’operazione, Enea conosce Samira, bella ragazza afghana. Immaginate con quale originalità la storia prosegue

CAPITANO CON PAPA’ SANTO – CAPO DI UNA RICCA NO PROFIT . COMPLOTTISMO ANTI ITALIANO PER UN VOLONTARIO SCOMPARSO
La ragazza lavora in uno degli ospedali dell’organizzazione no profit fondata dal padre del capitano Enea ( ugo pagliai), sparito in circostanze “misteriose” tre anni prima.
Enea, da allora, cerca con determinazione di chiarire i motivi della sua scomparsa. Mentre ripercorre la vita del padre, Enea, con i suoi uomini, si trova coinvolto in una vicenda che gli autori hanno cercato di descrivere come “intricatissima”, senza riuscirci.
Dejà vu!!

Gli incursori viaggeranno alla ricerca della verità. Immancabile la descrizione cattiva, complottista e crudelmente meschina e pragmatica dei servizi segreti italiani ( magari lo fossero!): i funzionari Emma Borghi (Romina Mondello) e Francesco Rebecchi (Andrea Sartoretti), daranno del filo da torcere a Enea e Samira.

La solita minestra,quindi, clonata all’infinito dai migliaia di sceneggiati simili; le solite scene, i soliti testi, la solita mediocrità dei nostri attori. Nessuna scena è stata girata nè in Afganistan nè in luoghi meno che sicurissimi. Sembra che qualche “ciack” sia avvenuto sulle coste tunisine.

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