Pubblicato il 26/02/2015
PERQUISIZIONI E SEQUESTRI PER CHI VENDE OGGETTI CON MARCHI DELLE FORZE ARMATE
PARMA- Difesa servizi spa , la società di proprietà della Ministero della Difesa che gestisce proprietà e valori commerciali della pubblica amministrazione.- ha appaltato ad un gruppo di imprenditori privati l’uso dei marchi delle Forze armate. Come diretta conseguenza di questo diritto, gli aggiudicatari , produttori o rivenditori di abbigliamento o di oggettistica e orologi , hanno richiesto alla magistratura di sequestrare gli oggetti che sono stati prodotti o commercializzati senza il loro consenso , con conseguente azione penale ai danni del detentore.
Abbiamo interpellato un commerciante che è stato recentemente diffidato dal continuare la sua attività usando oggettistica con marchi FFA. Ecco quello che ci ha detto:
“Si tratta di una misura ingiusta e sproporzionata nei confronti di piccoli commercianti – ci dice un rivenditore di orologi militari assai conosciuto agli appassionati- .
“In tutta Italia -continua- molte famiglie si guadagnavano da vivere con quella oggettistica. Sequestro e azioni penali -continua- alimenteranno ancor di più il mercato parallelo, regalando forse a personaggi poco seri una fetta di affari in nero, mentre nel mio caso tutto veniva fatturato e tracciato, con tanto di IVA e tasse pagate.
Difesa Servizi spa ha messo a bilancio 630mila euro ( cliccate per leggere il bilancio di previsione 2014) di diritti percepiti dai licenziatari dell’Esercito , formati presumibilmente da abbigliamento ed orologi. Mi sembra che il volume di affari “soffocato” in termini di tasse e IVA è perlomeno equivalente, ma è una mia impressione”
“Dopo avere visto la Finanza perquisire il mio negozio, il magazzino , l’auto e l’abitazione, nemmeno fossi un camorrista, penso seriamente di chiudere, anche perché mi attendo sanzioni e spese che non posso sostenere.
Non avevo la forza di offrire cifre anticipate, come richiesto dal bando -che nessuno ha visto, se non dopo l’aggiudicazione- ma avrei volentieri pagato una “royalty” alla Difesa per ogni oggetto da me venduto, recante un loro marchio. Chi è in regola , come me, ha registri di acquisto e di vendita. Facile controllarmi. La stessa facilità con la quale la Finanza mi ha rintracciato e confiscato i prodotti. In questo modo sono stati favoriti due-tre operatori nazionali, offrendo loro TUTTO il mercato e soffocando spacci , piccoli negozi o associazioni, che con i gadget sostengono la Famiglia o loro attività di gruppo.”
In regime di “monopolio”, poi, il prezzo di vendita non è calmierato dalla concorrenza e questo potrebbe tradursi in un aggiuntivo svantaggio per l’utente finale.