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Pubblicato il 01/09/2022

PRODUZIONE DI MICROPROCESSORI IN CINA BOICOTTATA DAGLI USA : QUALCHE SCHIARITA PER NVIDIA

CORTESIA MILANO FINANZA DEL 1.9.22
Pericolo scampato per ora per Nvidia, ecco tutte le conseguenze del blocco dell’export di chip in Cina
di Francesca Gerosa

Pericolo scampato per NVIDIA. L’azienda statunitense di processori grafici ha dichiarato che il Governo americano ha autorizzato le esportazioni e i trasferimenti all’interno del Paese necessari per completare lo sviluppo del chip di intelligenza artificiale H100 della società. Inoltre, al progettista di chip è stato consentito di evadere gli ordini dei chip di intelligenza artificiale A100 e H100 attraverso il suo stabilimento di Hong Kong fino al 1° settembre 2023.

Tutto il comparto europeo dei semiconduttori è sotto pressione (-0,90% lo Stoxx Europe 600 Technology) dopo che funzionari statunitensi hanno ordinato a Nvidia di limitare le sue esportazioni in Cina. Una mossa che potrebbe paralizzare la capacità delle aziende cinesi di svolgere lavori avanzati come il riconoscimento delle immagini e ostacolare gli affari di Nvidia nel paese. La motivazione riguarda come sempre la sicurezza nazionale: il ban dovrebbe ridurre il rischio che i processori del gruppo vengano utilizzati dalle forze armate cinesi.

L’amministrazione Biden ha imposto a Nvidia una licenza speciale per esportare i suoi prodotti in Cina

In pratica, l’amministrazione Biden ha imposto a Nvidia una licenza speciale per esportare i suoi prodotti in Cina, inclusi i chip A100 e H100. Una restrizione che riguarda anche il mercato russo, nel quale, però, Nvidia non ha clienti. Il tutto mentre non scemano le tensioni sul destino di Taiwan, dove, guarda caso, vengono prodotti i chip per Nvidia. Di riflesso alla notizia, nella seduta del 31 agosto il titolo Nvidia è crollato del 6,66% a 141 dollari a Wall Street e il 1° settembre al pre-mercato segna un altro -4%. In Europa soffrono i competitor Infineon (-1%), STM (-0,20%) e Arm Holding (-1,83%).

Flop anche di AMD a Wall Street

Da parte sua, Nvidia ha precisato che il divieto, che colpisce i suoi chip A100 e H100 progettati per accelerare le attività di apprendimento automatico, potrebbe interferire con il completamento dello sviluppo dell’H100, il chip di punta annunciato quest’anno. Anche il titolo della rivale Advanced Micro Devices è calato a New York del 3,7%. Un portavoce della società ha detto all’agenzia Reuters di aver ricevuto nuovi requisiti di licenza che impediranno l’esportazione dei suoi chip di intelligenza artificiale MI250 in Cina, ma ritiene che i suoi chip MI100 non saranno interessati. In ogni caso, AMD ha assicurato che le nuove regole non avranno un impatto rilevante sulla sua attività.

Ulteriore escalation tra Stati Uniti e Cina

Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti non ha voluto dire quali nuovi criteri ha stabilito per i chip AI, che non possono più essere spediti in Cina, ma ha affermato che sta rivedendo le sue politiche e pratiche relative alla Cina per “tenere le tecnologie avanzate fuori dalle mani sbagliate”. Non si è fatta attendere la risposta del Ministero degli Esteri cinese che ha accusato gli Stati Uniti di aver tentato di imporre un “blocco tecnologico” a Pechino, mentre il suo Ministero del Commercio ha affermato che tali azioni minano la stabilità delle catene di approvvigionamento globali. “Gli Stati Uniti continuano ad abusare delle misure di controllo delle esportazioni per limitare le esportazioni di articoli relativi ai semiconduttori verso la Cina, a cui la Cina si oppone fermamente”, ha affermato il portavoce del Ministero del Commercio, Shu Jieting.

Questa non è la prima volta che gli Stati Uniti si sono mossi per bloccare la fornitura di chip. Nel 2020 l’amministrazione dell’ex presidente, Donald Trump, ha vietato ai fornitori di vendere chip realizzati utilizzando la tecnologia statunitense al gigante tecnologico, Huawei, senza una licenza speciale. Senza i chip americani di aziende come Nvidia e AMD, le organizzazioni cinesi non saranno in grado di svolgere a costi contenuti il tipo di elaborazione avanzata utilizzata per il riconoscimento delle immagini e del parlato, tra le altre attività. Il riconoscimento delle immagini e l’elaborazione del linguaggio naturale sono comuni nelle applicazioni consumer come gli smartphone in grado di rispondere a domande e taggare le foto. Hanno anche usi militari come perlustrare le immagini satellitari alla ricerca di armi o basi e filtrare le comunicazioni digitali per raccogliere informazioni.

Il ban dell’amministrazione Biden rischia di mandare in fumo 400 milioni di fatturato per Nvidia

Nvidia ha registrato vendite per 400 milioni di dollari in questo trimestre in Cina, che potrebbero essere perse se le aziende decidessero di non acquistare prodotti Nvidia alternativi. Per questo la società prevede di richiedere esenzioni alle misure dell’amministrazione Biden. Comunque, Stacy Rasgon, analista di Bernstein, ha osservato che circa il 10% delle vendite dei data center di Nvidia proveniva dalla Cina e che quindi l’impatto sulle vendite è “probabilmente gestibile” per la società che, però, la scorsa settimana ha previsto un forte calo dei ricavi per il trimestre in corso sulla scia di un settore dei giochi più debole. Tanto da aspettarsi una contrazione delle vendite nel terzo trimestre del 17% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. (riproduzione riservata)

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