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Pubblicato il 18/06/2016

RADUNO ALPINI TRIVENETO: NIENTE AUTORIZZAZIONE DI ENAC AL LANCIO

ALPINI.,TRIVENETO.REDIPUGLIA (3)SACRARIO DI REDIPUGLIA  E SOTTO  GLI AMICI DEL INUCLEO ALPINI DI BOLZANO

Il Piccolo ed. GORIZIA-MONFALCONE
sezione: CRONACHE data: 18/6/2016 – pag: 24

La “Julia” accende la festa  ma niente paracadutisti

Cerimonia di apertura con l’inaugurazione della mostra ai Giardini pubblici
Giornata rovinata dal no definitivo dell’Enac di Venezia che vieta i lanci
di Roberto Covaz La brigata Julia accende il Raduno Triveneto alpini ma l’Enac lo smorza. Oggi allo stadio Baiamonti non verrà proposto il lancio dall’elicottero dei paracadutisti alpini previsto alle 13. Era uno degli appuntamenti più attesi, piatto forte di tutte le adunate nazionali. A Gorizia invece “non se pol”. Ieri mattina è arrivato il no definitivo dall’Enac di Venezia, che non ha concesso l’autorizzazione richiesta dal comitato organizzatore della manifestazione goriziana. I motivi sarebbero il presunto ritardo con il quale la domanda è stata presentata e l’impossibilità di utilizzare l’aeroporto di Gorizia. Spiega il presidente dell’Ana di Gorizia, Paolo Verdoliva: «Fino all’ultimo siamo stati fiduciosi di poter arrivare ad un esito positivo della vicenda, ma purtroppo Enac non ha modificato la sua posizione, negando l’autorizzazione. Noi però sappiamo, carte alla mano, di aver presentato in tempo la nostra richiesta, datata 22 aprile, e per quel che riguarda l’aeroporto di Gorizia, non ne avevamo mai fatto riferimento. Sapendo delle problematiche che lo riguardano, avevamo stabilito di effettuare il lancio dall’elicottero, che può decollare ed atterrare regolarmente dall’area dello stadio Baiamonti. Non c’è stata la volontà di venirci incontro – riflette amaro Verdoliva -. Richiederemo di aver accesso agli atti, per capire cosa sia realmente successo». Della questione si è subito interessata anche la senatrice del Pd Laura Fasiolo, che ha anticipato l’intenzione di presentare un’interrogazione in Senato sulla vicenda. Peccato, perché ieri mattina ai Giardini pubblici all’inaugurazione della mostra allestita dalla brigata Julia l’entusiasmo e l’affetto per gli alpini erano evidenti. Un inizio incorraggiante per una tre giorni che si preannuncia molto emozionante. Certo è che prima o dopo un po’ di chiarezza su quanto si cela in quel porto delle nebbie e dei veleni che è l’aeroporto di Gorizia sarebbe salutare. Nemmeno la Convenzione di Ginevra ha avuto una gestazione così lunga come quella perfezionata (?) tra Enac e Società consortile. Meglio tornare agli alpini, quelli della Julia in particolare che in questi giorni si ritrovano a Gorizia per l’adunata nazionale della brigata. All’inaugurazione era presente la giunta regionale al completo, il prefetto Isabella Alberti, la senatrice Laura Fasiolo, il sindaco di Gorizia Ettore Romoli. Ospite d’eccezione il comandante della brigata Julia, generale Michele Risi, assieme al presidente nazionale dell’Ana Sebastiano Favero e a quello dell’Ana di Gorizia Paolo Verdoliva. «Siamo qui per rinsaldare una volta di più il forte legame tra la brigata e il Friuli Venezia Giulia, e la città di Gorizia in particolare – ha detto Risi -. Con questa mostra rappresentiamo la nostra attività quotidiana, per far conoscere ai cittadini quel che gli alpini fanno ogni giorno». «Sono commosso e onorato di poter essere qui oggi ad accogliere gli alpini, parte integrante della nostra città, che è una città alpina. Ringrazio per questo l’Ana e tutti i cittadini che onoreranno come meritano le penne nere», ha detto Romoli. La presidente della Regione Serracchiani ha definito un «onore e un piacere» per la giunta essere presente ad un’occasione buona per «ricordare il grandissimo lavoro degli Alpini», e ha aggiunto che «assieme al Generale Risi stiamo lavorando per valorizzare e abbellire la mostra del Museo della Brigata Julia». Favero, infine, ha spiegato che a Gorizia si assiste in questi giorni ad un «raccordo tra gli Alpini in armi e quelli in congedo, che in realtà sono un tutt’uno». L’esposizione statica si articola in quattro tendoni. Si possono ammirare mezzi ed equipaggiamenti di ultima generazione in dotazione ai reparti alpini dell’Esercito italiano: dalle nuove tecnologie utilizzate dalla fanteria alpina ai moderni equipaggiamenti medici e delle trasmissioni. Ancora, è possibile salire a bordo dei blindati Lince e Bv206 o su una moderna motoslitta, vedere da vicino un mortaio Thompson. Inoltre sono previste dimostrazioni pratiche, come la simulazione della bonifica di un campo minato con un robot del genio alpino».

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