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Pubblicato il 10/10/2016

RASSEGNA STAMPA: A CHIARI DI BRESCIA APRE LA SEZIONE DI “FASCISMO E LIBERTA'”

ICORRIERE  DELLA SERA  

edizione di Brescia   10 Ottobre 2016 

Apre a Chiari «Fascismo e libertà»,parlamentari bresciani in rivolta

Il movimento che si ispira al ventennio fascista apre la terza sede in provincia di Brescia. Lacquaniti, Sberna, Gitti e Bordo presentano un’interrogazione parlamentare

Basta un fascio littorio e la polemica è servita: a 70 anni dalla caduta del regime fascista, la simbologia del Duce continua a dividere gli italiani e lo sbarco a Chiari di un partito che chiaramente si ispira al ventennio ha scatenato la bufera. Luca Vezzoli, clarense, ha annunciato la formazione della sezione locale di «Movimento fascismo e libertà – Partito socialista nazionale». Sarà il terzo presidio in provincia dopo quelli di Brescia e Lumezzane, tutti rispondono al responsabile locale Mirko Poli, lumezzanese. Luigi Lacquaniti, deputato PD, è balzato sulla sedia e ha presentato un’interrogazione parlamentare firmata dai colleghi Franco Bordo, Gregorio Gitti e Mario Sberna. Obiettivo: fermare la proliferazione delle sedi del «partito della nostalgia» perchè anticostituzionale. «Non permetteremo che il MFS attecchisca nella nostra Provincia».

Il movimento: «Il fascismo è libertà»

Oggetto del contendere la simbologia chiaramente fascista del movimento, che non nasconde di «ispirarsi a ciò che ha fatto di buono il fascismo in ambito sociale. Non siamo razzisti, omofobi o violenti, vogliamo solo cambiare Chiari in meglio candidandoci alle prossime elezioni Comunali». Secondo il segretario nazionale Carlo Gariglio: «Fascismo è libertà di vivere una vita dignitosa, di possedere una casa non tassata e senza essere usurato dai mutui bancari, di lavorare senza essere trattati come bestie dai ricchi imprenditori borghesi, di avere un’assistenza socio-sanitaria che oggi ci possiamo sognare, di uscire di casa senza essere aggrediti e derubati dalla feccia di ogni colore e nazionalità che oggi impera nelle nostre città, di lasciare le nostre case incustodite senza trovarle occupate o svuotate di tutto». Per i parlamentari, si tratta di un’inaccettabile apologia del fascismo.

I parlamentari: «E’ incostituzionale»

«Il MFS è un partito chiaramente anticostituzionale che fa esplicito riferimento a ideali della Repubblica Sociale Italiana, come il corporativismo, la socializzazione dell’economia, la fiscalità monetaria e il nazionalismo», scrivono i parlamentari. «La Costituzione recita: “È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista, la legge sanziona chiunque fa propaganda per la ricostituzione di un movimento o gruppo avente le caratteristiche e perseguente finalità del disciolto partito fascista, e chiunque pubblicamente esalta esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo», continua il comunicato di Lacquaniti, Bordo, Gitti e Sberna. «Non si può far passare per libertà di opinione l’intenzione di ricostituire un partito che cancellò la libertà di opinione e tutte le altre libertà portando il Paese alla dittatura e al disastro della guerra. Per tutto questo ho presentato un’interrogazione al ministro Alfano per sapere se non ritenga di imporre la chiusura delle sedi del MFS già aperte, il divieto di aprirne nuove, la cessazione di ogni attività politica presente e futura».

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