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Pubblicato il 26/02/2015

RASSEGNA STAMPA: A MONZA SI RICORDA IL MARESCIALLO CC PAR BERNABEI

IL CITTADINO- MONZA
pagina: 23 sezione: Cronaca data: 26/02/2015

Una vita intera per l’Arma Addio al maresciallo Bernabei
Sabato si è spento improvvisamente Paolo Bernabei, che a settembre avrebbe compiuto settant’anni.

Maresciallo maggiore in congedo è stato comandante del Nucleo operativo e radiomobile di Monza tra gli anni Ottanta e Novanta. Una vita dedicata alla divisa quella di Bernabei, abruzzese d’origine che dopo l’arruolamento nel battaglione Tuscania a Livorno dove ha prestato a lungo servizio, si è poi trasferito in Lombardia, dove ha lavorato nelle caserme di Cinisello Balsamo, Monza per chiudere poi la carriera a Desio. Non abbandonando mai la divisa ma partecipando attivamente alle iniziative dell’Associazione paracadutisti di Monza, oltre a quelle dei carabinieri in congedo di Monza, Desio e dei colleghi del Tuscania di Livorno. Un uomo instancabile, appassionato del suo lavoro e soprattutto imprevedibile, tanto da conquistarsi il soprannome di “cavallo pazzo”. Un soprannome che, peraltro, è il titolo della sua autobiografia, pubblicata una decina di anni fa. «Ricordo ancora quando andai a trovarlo in caserma a Cinisello Balsamo – racconta il collega in congedo Gaetano Galbiati – Era al primo piano, nelle camerate. Invece di scendere dalla scalinata, prese un ombrellone e si lanciò dalla finestra, atterrando al grido di “folgore”». Con lo stessa parola distintiva, “Folgore”, lo hanno salutato lunedì tanti suoi commilitoni arrivati a Desio da tutta la Lombardia per l’addio. Una grande passione per l’attività fisica, proseguita anche dopo il congedo, con l’abitudine di fare jogging. Un militare molto amato tanto che la chiesa era gremita di amici e colleghi, oltre ai labari delle associazioni d’arma delle quali faceva parte. Un passaparola sulla morte improvvisa diffusasi grazie a Facebook.«Paolo era un superiore e un grande amico – ricorda ancora l’amico Gaetano Galbiati – Una persona allegra, solare, disponibile, ma soprattutto umano e umile con tutti». Paolo Bernabei lascia la moglie e due figli. • Barbara Apicella

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