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Pubblicato il 16/03/2018

RASSEGNA STAMPA: AEROGRAVITY DI PERO -ANDREA PACINI FA PARTIRE IL PROGETTO DEL VOLO PER LE PERSONE CON DISABILITA’

IL GIORNO – EDIZIONE MILANO
CRONACHE pag. 14
Volo oltre le barriere, Aero Gravity apre ai disabili

– PERO – «PRIMA di entrare metteremo gli occhiali ben stretti sotto il casco. Bacino verso il basso, la testa spinta in alto e le braccia in avanti, leggermente piegate». Il briefing con l’istruttore prima di entrare all’Aero Gravity di Pero, il tubo di cristallo alto otto metri che simula una caduta libera, è lo stesso. Tuta, casco, occhiali e tappi nelle orecchie, pure. Si aggiunge solo un tutore per le gambe. E così nell’impianto di skydiving indoor all’avanguardia, unico nel suo genere in Italia, chi non può camminare, può volare e lasciarsi fluttuare nell’aria sparata dal basso fino a 370 chilometri orari da sei potenti turbine. Lo sa bene Andrea Pacini 34 anni, paraplegico costretto su una sedia a rotelle dopo un incidente stradale in moto. Lo scorso anno aveva scelto l’Aero Gravity alle porte di Milano per allenarsi e conseguire la licenza di paracadutista civile. Da dicembre Andrea è entrato a fare parte del team, trascorre due settimana al mese nella sua Toscana e due a Milano dove lavora per realizzare un sogno, «far volare tutte le persone con qualsiasi tipo di disabilità, far vivere a tutti la stessa esperienza». PER FARLO Andrea immagina un «format» per l’accesso al volo indoor uguale per tutti i simulatori, procedure standard che non mettano a disagio nessuno. Insomma Andrea vuole aprire la strada affinché anche il volo indoor non rappresenti una barriera per le persone con disabilità. Nei giorni scorsi ha dato un nome al suo sogno «Aero Gravity Disability Project» e iniziato a lavorare in questa direzione. «È vero che ci sono tanti tipi di disabilità, fisiche e psichiche, ma sono convinto che si possa costruire un percorso d’accesso al tunnel del volo – spiega Andrea – in modo che l’esperienza diventi a portata di tutti». Roberta Rampini

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