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Pubblicato il 03/07/2022

RASSEGNA STAMPA- CASO SCIERI- PRIMA UDIENZA DI LUGLIO CONTRO I DUE PARACADUTISTI IN CONGEDO PANELLA E ZABARA

Il Tirreno (ed. Pisa)
sezione: NG-PISA data: 3/7/2022 – pag: 14

Pietro Barghigiani Pisa

“A Panella lo fermavo io!
«Non aveva problemi particolari. Diceva solo che era stato il padre, un fascistone, a imporgli di arruolarsi nei parà. Poi capitava che eccedesse negli atti di nonnismo, nell’imporre le flessioni e spesso esagerava. Allora riuscivo a calmarlo. Diciamo che ero l’unico che lo faceva ragionare. Bastava gli dicessi “Alessà, fermati”e lui smetteva».
Francesco Gianfrate,di Locorotondo (Bari) è un ex commilitone dei due imputati per l’omicidio di Emanuele Scieri alla Gamerra. È stato il terzo testimone sentito ieri in Corte d’Assise (pm Alessandro Crini e Sisto Restuccia) sulle pratiche in uso in caserma non solo a livello di atti di prevaricazione sulle reclute.
Gianfrate ha riferito dell’episodio della radio.
Un militare la teneva accesa di sera e dopo vari richiami, senza successo, ad abbassare il volume, arrivarono lui e Panella e altri due per farlo smettere di andare avanti con quella provocazione. Ieri in aula non ha detto chi fu a lanciare l’apparecchio dalla finestra. A verbale nel 2018 disse che era stato Panella.
«Alessandro prese qualcosa in mano che non ricordo e minacciò in bagno quello della radio – ha riferito -. Lo fermai in tempo».
L’ex parà ha spiegato il suo rapporto con Panella.
«Mi ricordo che appena arrivato fui sottoposto ai classici pompaggi e lui mi venne sopra e mi sferrò un cazzotto sul costato – è stato il racconto integrato dagli interventi dei pm -. Allora io mi alzai e con il gesto del pugno gli dissi che cazzotti non ne volevo e che avrebbe rischiato di fare la fine del tappo della birra nel senso che gli avrai calato un pugno sulla testa. Panella, quindi, immagino che capì che con me non era il caso di scherzare e da quel momento diventai il suo allievo prediletto».
Presente in aula anche nell’udienza di ieri Luigi Zabara, 44 anni, di Frosinone, difeso dagli avvocati Andrea Di Giuliomaria e Mariateresa Schettini. Assente Alessandro Panella, 42 anni, di Cerveteri, assistito dall’avvocato Andrea Cariello. Sono accusati di omicidio volontario aggravato in concorso per la morte di Scieri.
La mamma e il fratello sono parti civili con i legali Alessandra Furnari e Ivan Albo. Prossima udienza il 7 settembre.

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