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Pubblicato il 05/05/2019

RASSEGNA STAMPA- IL MESSAGGERO VENETO PARLA DEL PARACADUTISTA ALBINO GRAZIATO SCOMPARSO ALCUNI GIORNI ORSONO

Messaggero Veneto ed. sezione: CRONACHE data: 5/5/2019 – pag: 28
il lutto
È morto Albino Graziato maestro di paracadutismo

Figura di spicco dell’Anpdi aveva 84 anni ed era una colonna del “Duca d’Aosta” In molti lo ricordano come istruttore «tutto d’un pezzo e attento ai dettagli»

Emiliano DanelonL’associazione nazionale paracadutisti d’Italia della sezione di Gorizia piange la scomparsa, all’età di 84 anni, del paracadutista aggregato Albino Graziato. Una figura conosciuta non solo in città ma in tutto il triveneto per la sua competenza e professionalità come istruttore di paracadutismo.Una passione, la sua, nata dalla stretta amicizia con l’allora presidente della sezione paracadutisti di Gorizia Arduino Degano, diventato poi suo testimone di nozze, che gli ha fatto recepire la bellezza e la spettacolarità del lancio. Una scuola severa di corsi d’istruzione iniziata da Graziato nella storica palestra del Coni di Campagnuzza, poi PalaBrumatti, e poi proseguendo con impegno e determinazione, in altrettanti corsi di perfezionamento a livello nazionale fino a raggiungere il brevetto di paracadutista aggregato.Una soddisfazione unica, la sua, che gli avrebbe poi permesso di svolgere il suo ruolo di istruttore non solo all’aeroporto di Gorizia ma anche, una volta chiuso, di trasferirsi negli altri aeroporti del triveneto ed in particolare alla scuola di paracadutismo dell’aeroporto di Campoformido. Con commosse parole lo ricorda l’alfiere e consigliere della sezione nonché impareggiabile fisarmonicista concittadino Guerrino Mazzon, ex caporalmaggiore dei paracadutisti della “Folgore” che ben conosceva il metodo d’insegnamento di Graziato basato su puntualità e disciplina. Soprattutto nella meticolosa ed estremamente importante procedura del ripiegamento del paracadute, sottolinea Mazzon, «pretendeva la massima attenzione da parte dell’uditorio nel tener presente anche i più piccoli dettagli garantendo così l’assoluta sicurezza dell’atterraggio». Nativo di Este, in provincia di Padova, all’età di 8 anni la sua famiglia si era trasferita a Gorizia per cui può considerarsi a pieno titolo cittadino d’adozione. Successivamente aveva servito la patria per oltre 7 anni nella marina militare ed, una volta congedato, era stato assunto dalle aziende municipalizzate come tecnico addetto all’alimentazione delle caldaie per poi passare al ruolo di letturista dei contatori nelle case della città.Nel tempo libero e specialmente da quando era entrato in quiescenza, Graziato passava gran parte della giornata all’aeroporto di Gorizia. Si assicurava scrupolosamente della regolarità dei lanci con i mitici aerei C119. Graziato, altresì, si era impegnato giornalmente dell’apertura e chiusura dello scalo diventando l’uomo di fiducia di tutti. Uomo tutto d’un pezzo, ligio al dovere sentendolo come servizio prestato alla comunità, è sempre rimasto iscritto alla nostra sezione paracadutisti tenendo alta fino all’ultimo la bandiera delle più autentiche e genuine idealità associative. —

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