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Pubblicato il 30/06/2017

RASSEGNA STAMPA: IL MUSEO DELLE ALPI DEDICA UNA MOSTRA ALLE DONNE DURANTE LA GUERRA

CORRIERE DELLE ALPI DEL 30 GIUGNO 2017

ROCCA PIETORE. Mario Vascellari, il fondatore del Museo Marmolada Grande Guerra, il più alto d’Europa, l’aveva detto fin da giorno inaugurale. La Marmolada è donna e il museo celebrerà le virtù femminili, compresi i grandi sacrifici patiti dalle donne 100 anni fa, durante “L’an de la fam” . Ed ecco che domani apre la funivia della Marmolada con una stagione ricca di eventi e c’è l’inaugurazione, sempre domani, della mostra temporanea che rende omaggio alle donne italiane durante la Grande Guerra.

Il 1917 è, infatti, l’anno della fame, l’anno in cui la fuga dell’esercito italiano, dopo la disfatta di Caporetto, lascia le popolazioni locali in balia dell’esercito austro-ungarico. Per le donne è l’anno più duro, quello in cui si lotta anche contro la requisizione delle erbe selvatiche per dare da mangiare ai figli. Per questo il Museo Marmolada Grande Guerra e Marmolada Srl hanno deciso di organizzare nella sala polifunzionale di Punta Serauta una mostra dedicata a queste donne e basata sulle opere dell’artista falcadino Franco Murer. La mostra sarà inaugurata domani mattina e potrà essere visitata fino al 31 luglio.

Per il primo giorno, il biglietto della funivia sarà scontato. A partire dalle 11 si alterneranno, infatti, le voci dell’artista Franco Murer (autore delle suggestive porte dipinte presentate nella mostra) con le pagine di Dario Fontanive, i racconti storici di Luciana Palla e le testimonianze delle donne dell’epoca lette da Marilisia Luchetta insieme alla musica di Greta Marcolongo, e alla moderazione della giornalista Sandra Bortolin, per illustrare da diversi punti di vista il ruolo che le donne hanno rivestito durante la Grande Guerra.

Tutti daranno voce ad un coro femminile che poche volte è stato ascoltato, anche attraverso testimonianze originali dell’epoca. Contadine, operaie, macchiniste, cuoche, crocerossine, come le sorelle Marinaz, femministe, attiviste, come Rosa Genoni, pacifiste, combattenti, come Viktoria Savs, o spie doppiogiochiste, come Mata Hari.

Le donne sono state protagoniste di una guerra che avrebbe portato grandi cambiamenti in Europa, a partire dal diritto al voto concesso alla popolazione femminile in alcuni Paesi a conflitto terminato, un riconoscimento al loro valore, che in Italia arriverà solo dopo la Seconda Guerra Mondiale, ma che ha dato significato al ruolo della donna durante la Prima Guerra Mondiale. Quello della Marmolada è il primo museo in alta montagna dedicato ai cimeli della Grande Guerra rinvenuti sul massiccio della Marmolada.

Nel 2015 l’associazione Museo della Grande Guerra in Marmolada Onlus lo ha rinnovato in occasione delle manifestazioni del Centenario, grazie al finanziamento di Marmolada Srl. Il nuovo Museo è stato ampliato in uno spazio alla stazione della funivia. Il filo conduttore del nuovo Museo è il racconto della vita del soldato tra il tunnel della morte e la galleria della vita in cima ad una montagna. È un museo interattivo

e multisensoriale. Per gli ambientalisti che hanno condiviso il programma di Vascellari per lo sviluppo della Marmolada, la valorizzazione culturale, quella storica in particolare, deve essere il traino di ogni altra prospettiva di crescita del turismo sul gruppo. (fdm)

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