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Pubblicato il 03/05/2020

RASSEGNA STAMPA : IL NY TIMES PARLA (MALE?) DI ROMA

“Roma è stata saccheggiata, conquistata e abbandonata. Ora è il turno della Pandemia”, titola l’articolo del N.Y. Times a firma Jason Horowitz , nel quale il giornalista si dice certo che “il virus non sia chiaramente un pericolo per la bellezza di Roma”. Ma “cosa farà al suo spirito?”.
“La turbolenta storia della città ha forgiato un carattere irriverente, anti-autoritario e, in qualche modo, cinico. Può sopravvivere al coronavirus?”, si chiede Horowitz, già autore di un reportage sul dramma di Bergamo ospitato sempre sulle pagine del Nyt.Per il giornalista, è natura dei romani aggirare le regole. Nella Capitale il “dolce non far niente” dei giovani “viene elevato a una forma d’arte pubblica”.

“I romani hanno la reputazione di aggirare le regole, nel traffico e nella vita”. Il giornalista ripercorre la storia di Roma, dall’epoca fascista, sino ai giorni nostri. Nell’articolo vengono elencati i pregi dei romani, ma più spazio ancora è dato a una serie di luoghi comuni sulla nullafacenza e il il loro egoismo.

“Mi chiedevo se questi mesi, forse anni, di quarantena o di convivenza con il virus avrebbero cambiato irrevocabilmente i romani o sarebbero diventati un altro di una lunga serie di difficoltà che hanno plasmato un carattere romano noto per irriverenza, anti-autoritarismo e più di una goccia di cinismo”.

“I romani hanno la reputazione di aggirare le regole – nel traffico e nella vita. I ‘fan’ la chiamano accattivante creatività; i critici la definiscono inciviltà insopportabile. Vivere con il virus lo migliorerà o lo eliminerà?“

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