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Pubblicato il 29/04/2021

RASSEGNA STAMPA – “IL PICCOLO” PARLA DEL NEMBO IN FRIULI

Il Piccolo ed. sezione: VARIE data: 29/4/2021 – pag: 28

Il colonnello Dibilio: «Una storia gloriosa ora chimere edilizie»
l’ultimo comandante È rimasto nella fortezza

Gradisca- «Quella del “Nembo” è una storia gloriosa, protagonista assoluto della lotta di Liberazione e in prima linea dopo il disastro del Vajont o il sisma del ’76. Anche per questo, oltre che per ciò che ha rappresentato per Gradisca, spero che i miei concittadini lo ricordino ancora con affetto e orgoglio». Il colonnello (oggi in congedo) Ercole Dibilio incarna meglio di altri i sentimenti di appartenenza dello storico battaglione alla storia patria e cittadina. Originario di Enna, Dibilio è stato l’ultimo comandante di caserma del Battaglione e, come decine e decine di militari ha scelto l’Isontino (e nella fattispecie Gradisca) come luogo in cui mettere radici. «Fa male vedere i diversi destini che sono toccati alle due caserme – la sua testimonianza -. La “Toti” rimane per molti una chimera edilizia, la “Polonio” è divenuta la struttura con le tensioni che tutti conosciamo. Un peccato». Il “Nembo” viene costituito durante la Seconda guerra mondiale a Firenze. Inquadrato nella 184ª Divisione paracadutisti, viene trasferito in Sardegna e prende poi parte alle azioni di guerra. Sciolta la Divisione “Nembo”, nel 1944 viene costituito il Gruppo di Combattimento Folgore che inquadra il 183º Reggimento paracadutisti. Dopo la guerra viene trasformato in Reggimento di fanteria e inquadrato nella Divisione motorizzata “Folgore”. Nel ’53, proveniente da Belluno, si insedia a Cervignano con distaccamenti di battaglione a Gradisca e Villa Vicentina. Come ricorda l’esperto di storia militare Carlo Ferri, nelle nuove sedi assume il compito della difesa del tratto di confine più delicato e critico, la cosiddetta “Soglia di Gorizia”. Nel ’75 è inquadrato nella Brigata meccanizzata “Gorizia” ove sul basco nero mantiene tuttavia il fregio con le ali e il gladio tipico delle aviotruppe. Nell’ 1987 il Comune di Gradisca conferisce al “Nembo” la cittadinanza onoraria, ma nel 1991 venne sciolto come reparto di fanteria e la bandiera di guerra è assegnata al ricostituito 183º Battaglione paracadutisti “Nembo” che, trasferito da Gradisca a Pistoia, torna a intrecciare il suo destino con la Brigata paracadutisti “Folgore”. Nel 1993 il battaglione diventa Reggimento.

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