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Pubblicato il 06/07/2021

RASSEGNA STAMPA- LA NAZIONE PARLA DELLA CERIMONIA IN RICORDO DELL’INCUIRSORE STEFANO PAOLICCHI

LA NAZIONE DEL 6 GIUGNO 2021
MASSA pag. 9
Omaggio a Stefano Paolicchi «Un sacrificio da ricordare»

Toccante cerimona a Marina nell’anniversario della morte. «Un eroe italiano» Il giovane paracadutista massese era in missione di pace a Mogadiscio


MARINA DI MASSA Una commemorazione toccante e partecipata quella di domenica in ricordo di Stefano Paolicchi, il sergente maggiore incursore paracadutista che il 2 luglio 1993 a Mogadiscio, prima di cadere a terra e non rialzarsi più, ferito dai colpi di un’imboscata dei miliziani somali, proseguì a combattere per difendere gli altri militari italiani.


Tutti più volte sull’attenti, come prevede il cerimoniale in queste occasioni, per ricordare l’eroe massese insignito con la medaglia d’oro al valor militare alla memoria. Paolicchi è stato ricordato sotto l’aspetto professionale e umano sia durante la messa celebrata da don Danilo Vita, parroco della chiesa di San Giuseppe Vecchio a Marina di Massa, che dai vertici dell’Associazione nazionale paracadutisti d’Italia, da quelli del 9º Reggimento d’assalto paracadutisti «Col. Moschin» e dai rappresentanti della Provincia e del Comune.

Oltre ai familiari del defunto basco amaranto – la madre Vincenzina Nicodemi e la sorella Nicoletta Paolicchi – e agli amici più cari, era presente anche un nutrito numero di rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma. Il primo a intervenire dopo la deposizione della corona di fiori al cippo dedicato al Paolicchi, nella piazza a lui intitolata, è stato il generale di corpo d’armata, oggi in congedo, Marco Bertolini, che ha messo in risalto «le doti militari e umane di Paolicchi, che – ha sottolineato l’alto ufficiale – come altri soldati e combattenti italiani hanno operato fino a sacrificare le loro vite negli scenari di guerra di tutto il mondo e nelle missioni di pace. Oggi l’Italia – ha aggiunto Bertolini – è un Paese da rispolverare, causa il fatto che c’è chi mina sia i principi e i valori cardine della nostra cultura, che le istituzioni come la famiglia, e non solo».


A seguire gli interventi del colonnello Yuri Grossi, comandante del «Col. Moschin», del consigliere provinciale di Alleanza provinciale Giammarco Simi, che si è detto «orgoglioso di presenziare ad una celebrazione patriottica» e dell’assessore comunale massese Marco Guidi, che ha sottolineato «l’importanza di far capire alle nuove generazioni chi siano i veri eroi, come Paolicchi – ha ricordato – un giovane servitore della patria in missione di pace che nel tentativo di aiutare le popolazioni bisognose non fece più ritorno a casa dai suoi cari». A promuovere la commemorazione è la sezione massese Anpd’I «Quota 33». Stefano Guidoni

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