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Pubblicato il 10/11/2015

REGGIO EMILIA: DOPO IL VIOLENTO ATTERRAGGIO COL PARACADUTE E’ ANCORA IN PERICOLO DI VITA GIOVANNI GIORDANO

PARMA – La condizioni di Giovanni Giordano, il paracadutista di Cassina dè Pecchi che domenica sulla aviosuperfice di Reggio Emilia ha avuto un violentissimo atterraggio col paracadute, è in condizioni “disperate ma stabili”.

L’elisoccorso lo aveva portato a Parma, in Rianimazione intensiva. I medici al momento non hanno sciolto la prognosi. La loro speranza è di “tenerlo in vita”. Giordano ha otto vertebre spezzate, una fortissima contusione alla testa e sospette ( quasi certe) lesioni interne. E’ tutt’ora incapace di respirare autonomamente.
Il primo obiettivo del personale medico -ci dicono- “è abbassare con terapie specifiche la temperatura corporea”. Oltre al paracadutismo, la sua passione è la motocicletta da cross; ha partecipato a diverse competizioni nazionali.
Le cause sono imputabili ad una virata troppo bassa, che lo ha fatto impattare a piena velocità
Alcuni conoscenti riferiscono che l’anno scorso, durante un lancio in un’altra aviosuperfice, era accaduto un fatto apparentemente inspiegabile: Giordano non aveva aperto il paracadute ed era intervenuta la capsula “cypress”, che comanda la apertura dell’emergenza in caso di inazione del paracadutista, a 250 metri circa, se si superano i 35 kmt all’ora di velocità.
Anche in quel caso testimoni riferiscono che Giordano non aveva saputo spiegare il motivo di quel pericoloso ritardo.

Noi della redazione gli mandiamo i nostri migliori auguri per una rapida ripresa.

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