CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 20/01/2015

RICHIAMATO A 64 ANNI PER COMPLETARE IL SERVIZIO MILITARE. INPS E CGIL NON SI ACCORGONO CHE ERA UNO SCHERZO DEGLI AMICI

PARMA- Pubblichiamo i dettagli di uno scherzo che assomiglia molto a quello che anni fa un gruppo di amici fece a Parma ai danni di un imboscato; uno del gruppo si travestì addirittura da postino per consegnare una (finta anche se perfettamente riprodotta) cartolina di chiamata alla leva. Fecero passare al malcapitato alcuni giorni di apprensione ed una intera giornata in una caserma di Piacenza. Gli amici parmensi furono scoperti. Quelli di Merate, invece… leggete

MERATE- Per qualche giorno ha davvero creduto che il Ministero della Difesa gli intimasse di completare il servizio militare alla non più verde età di 64 anni. Solo dopo decine di telefonate, incontri e richieste di chiarimenti ai sindacati e all’Inps, ha capito di essere rimasto vittima di un clamoroso scherzo e pure ben congeniato. «Dal momento che ci risulta che lei non ha svolto tre settimane di servizio militare obbligatorio, la invitiamo ad effettuarle entro il 65° anno di età presso una caserma dell’esercito italiano, previa visita medica». Dice più o meno così la lettera, scritta su carta intestata del Distretto militare di Como, ricevuta la vigilia di Natale da Fiorenzo Castelli.
Il pensionato, residente in via Olivelli 2 a Pagnano, in un primo momento si è allarmato, anche perché la missiva alludeva a una non meglio precisata decurtazione della pensione nel caso non avesse adempiuto agli obblighi di leva. «Mi è venuto un colpo quando ho aperto la busta del Distretto militare di Como – ci ha raccontato Castelli – Cosa vorranno da me, mi sono chiesto. Quando l’ho letta mi sono spaventato». «Nel piano programmato di revisione delle liste dei militari in congedo del distretto di Como – così comincia la lettera firmata in calce dal sedicente colonnello
Alberico Rusconi, comandante di distretto – si evince che al Caporal maggiore Castelli Fiorenzo (seguono dati personali e numero di matricola, ndr), incrociando i dati in possesso Inps, risulta una carenza di numero 3 settimane non svolte nel servizio militare obbligatorio. Questa carenza comporta una revisione della sua pensione con recupero del credito da parte dell’Inps per la quota eccedente pagatale indebitamente in questi anni». La procedura potrà essere tuttavia sospesa, continua la missiva che cita leggi e decreti ministeriali evidentemente inesistenti, qualora Castelli effettui entro il compimento del 65° anno di età il servizio mancante presso una caserma, «presidio dell’esercito italiano su tutto il territorio nazionale, previa visita medica per l’idoneità del servizio stesso da effettuarsi dietro appuntamento». «Eravamo sotto le feste, quindi ho aspettato qualche giorno, poi ho cominciato a chiamare il Distretto militare di Como – racconta ancora Castelli – Avrò fatto dieci telefonate ma non mi ha mai risposto nessuno. Allora mi sono rivolto all’Inps».
Quando gli impiegati dell’ufficio di via Gramsci hanno letto la missiva, hanno strabuzzato gli occhi dalla sorpresa. «Mai visto niente del genere – mi hanno detto – si sono passati la lettera di mano in mano, ma nessuno sapeva che pesci pigliare. Allora ho portato il documento alla Cisl, in via Trento. Qui, per la verità, all’inizio mi hanno un po? spaventato perché sembrava che dovessi rifondere all’Inps chissà quale cifra. Poi però il sindacalista ha chiesto chiarimenti all’Inps di Lecco che ha dichiarato di non aver mai effettuato controlli del genere. Morale della favola, mi hanno fatto uno scherzo, anche perché i miei documenti, sia quelli della pensione che del militare, sono in regola. Chi è stato? Non ne ho la minima idea, sicuramente qualcuno che mi conosce bene, forse un amico del Gruppo alpini del quale faccio parte. Certo è che gli amici non la smettono più di prendermi in giro: ?Dai, non ti preoccupare – mi dicono – quando farai il giuramento organizzeremo dei pullman per farti la festa».

Leggi anche