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Pubblicato il 12/03/2024

SALVIAMO LA CASINA DEGLI INCURSORI DELLA REGIA MARINA

di Gianni Bianchi


Il reparto degli incursori della Regia Marina è stato l’unità più gloriosa, testimoniato da 29 MOVM e 109 MAVM e questo su di un organico che nel momento di massima espansione avrà contato non più di 200-300 tra operatori e personale addetto.
Tra quelle MOVM alcuni dei nomi più venerati della nostra storia militare: Teseo Tesei, Licio Visintini, Umberto Moccagatta, Antonio Marceglia, Luigi Durand de la Penne, Spartaco Shergat, Gino Birindelli, Emilio Bianchi… giovani che solo a nominarli tutti tremano le mani.
Il loro eroico comportamento è un inestimabile patrimonio spirituale dell’Italia intera.

Reparto unico al mondo

Ciò che distingue in particolare questo reparto è un record che pochi conoscono, ha affondato 32 navi senza praticamente fare un morto nemico e questo non solo perché gli attacchi avvenivano nei porti ma per la sua filosofia umanitaria.

Diceva Teseo “miriamo al ferro non agli uomini”.

Agli incursori hanno appartenuto Durand de la Penne che qualche decina di minuti prima che la carica applicata alla corazzata Valiant scoppiasse si presentò al comandante Morgan scongiurandolo di mettere in salvo l’equipaggio.
E come non ricordare Salvatore Todaro, il comandante che salvava i naufraghi delle navi da lui affondate e che ebbe il comando del reparto di superficie nel Mar Nero?
Questo rispetto della vita, umanità, tipo di guerra chirurgica, mirante a provocare il numero minore di vittime irradia la sua luce su tutte le forze armate italiane contribuendo a far conoscere il valore e il coraggio ma soprattutto i buoni sentimenti di esse, lontano dall’essere sanguinari e crudeli.

Ammirazione di amici e nemici

Gli incursori sono stati ammirati sia dal nemico (gli inglesi) sia dai nostri alleati, i maestri della guerra (i tedeschi). Il primo ministro Churchill dopo l’affondamento delle corazzate Valiant e Queen Elizabeth lodò in Parlamento, fatto straordinario, i nostri incursori: “sei uomini, da soli, hanno cambiato le sorti della guerra”. Un risultato che la Royal Navy certo non si aspettava perché dopo i primi falliti attacchi degli incursori esaminando il loro modus operandi riteneva che la Marina Italiana potesse disporre solo di pochi temerari e non di un intero reparto disposto a correre simili rischi.
Al giorno d’oggi non si contano i libri in lingua inglese che esaltano gli Human Torpedo.
Quello che ammiravano i tedeschi era la formula di azione degli incursori. Essa prende in considerazione solo l’attacco e non tiene conto se non in modo approssimativo della salvezza perché il pensiero della ritirata toglierebbe energie utili da impiegare solo nell’attacco.

Bocca di Serchio

Ebbene la base di questi uomini straordinari, un luogo sacro, che in qualsiasi paese civile al mondo sarebbe un monumento nazionale con un picchetto e renderle onore sembra impossibile è ridotta a rudere. I motivi più frequenti per giustificare tale abbandono sono la mancanza di fondi e quel nome pesante che si associa al reparto incursori: X Mas, nome sinistro per il suo ruolo nella guerra civile dopo l’8 settembre.
I detrattori fanno confusione associando il nome della X Mas che ebbe un ruolo nella guerra civile con gli incursori che furono un reparto esclusivamente marino e che dopo l’8 settembre fu sciolto per confluire in Mari Assalto.
Questa omonimia non può impedire di ricordare il reparto più eroico che abbiamo avuto. Riguardo ai fondi necessari a costituire un monumento dopo un esame approfondito, avendo sentito anche il parere di un architetto figlio di una Medaglia d’Oro degli incursori, il problema è del tutto risolvibile, premettendo che in un colloquio con il duca Martino Salviati proprietario dell’immobile la cifra richiesta per la cessione è di 700.000 € a questa ne andrebbero aggiunti altrettanti per un restauro solo conservativo della villa.
Il risultato sarebbe non un museo con controllori, impiegati… ma un semplice monumento con delle spese di gestione annuali ridotte a un contratto con un’azienda di giardinaggio. Questo almeno il primo step. Successivamente si potrebbe aggiungere altre soluzioni come sale congressi, cimeli in esposizione…

Nuova visione della Casina

Dopo innumerevoli visite alla Casina devo dire che la bellezza è data soprattutto dall’atmosfera magica che vi si respira in quanto dal 1940 tutto è rimasto praticamente intatto, stessa aria salmastra, il profumo di salsedine che respiravano Teseo e Visintini, la vista romantica del Serchio che sfocia nel mare riflettendo colori unici, il silenzio rotto solo dal canto di qualche selvatico.
Concludendo la cifra da impiegare per un monumento è ridicola in confronto alla grandezza dell’intento.

Risorse

Non sta a me indicare che il Ministro della Difesa o la Marina potrebbero chiedere sponsorizzazioni a quelle ditte alle quali commissionano contratti milionari quali Leonardo, Finsider, Cabi, Oto Melara…
Io ho scritto un libro “Salviamo la Casina degli incursori – un luogo dei più sacri della Patria” (per approfondire l’argomento e acquistare il libro consulta il sito
www.edizionisarasota.it), chiedendo l’appoggio a questa iniziativa. Molti mi hanno risposto ed ora annovero diversi Ammiragli, Onorevoli… Nell’impossibilità di presentare il mio libro a tutti, specialmente agli Onorevoli, ho pensato a questa brochure in modo da far conoscere l’iniziativa ai più. L’idea è di coinvolgere il più alto numero di politici favorevoli, quindi passare l’iniziativa a Crosetto e finalmente, magari dopo una conferenza generale, arrivare al monumento.

Adesioni

1- ACQUISTA IL LIBRO E ADERISCI ALLA INIZIATIVA

2- Per questo chiediamo un’adesione formale a questa iniziativa con una semplice mail da indirizzare a
amicidellacasina@edizionisarasota.it dietro la quale c’è l’associazione Amici della Casina di Bocca di Serchio in fase di fondazione. In questa adesione chiediamo solo le generalità del firmatario, che terremo informato degli sviluppi dell’iniziativa.

Per amici Bocca di Serchio Gianni Bianchi

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