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Pubblicato il 25/07/2016

SECONDA ARMA ALLE FORZE DELL’ORDINE: LA PREFETTURA DI CASERTA SEMBRA ESSERE CONTRARIA

La Prefettura di Caserta sta ritardando il rilascio del porto d’armi a investigatori, Carabinieri e poliziotti.
Nel gruppo di richiedenti in attesa ci sarebbero anche ufficiali delle Forze armate. Tutti in attesa del rinnovo della licenza per poter usare la seconda pistola oltre a quella di ordinanza.

La seconda arma è una necessità per dissimularne la presenza con una più piccola, visto che la Beretta 98FS ha dimensioni e maneggevolezza specifiche: pesa quasi un chilogrammo ed è lunga. D’estate, è quasi impossibile trovare un poliziotto che se la porti dietro in camicia e pantaloncini. Calata nella cintola, poi, è fin troppo visibile. I proiettili “blindati” di una beretta, per giunta, sono potenti.
In un conflitto a fuoco, potrebbero diventare incontrollabili. Per questo, tantissimi appartenenti alle forze di polizia chiedono il porto d’armi personale. In commercio ci sono pistole più piccole, più precise e maneggevoli che possono essere nascoste in tasca. Con la seconda arma , inoltre, ci si può poi allenare liberamente al poligono invece di aspettare le sessioni regolamentari ridotte dal Ministero a causa dei tagli ai fondi.

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