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Pubblicato il 07/03/2016

SEI ANNI AD UN ALPINO PARACADUTISTA PER NONNISMO- PARLA L’INTERESSATO

PARMA- Abbiamo sollevato il “caso” di una condanna a sei anni ad un alpino paracadutista con dieci anni di servizio per “atti di nonnismo”: giuria severissima,che ha superato la richiesta del PM con la interdizione perpetua dai pubblici uffici. Una severità che risulta quasi inspiegabile se rapportata ad altre condanne più lievi per reati gravissimi, di cui la cronaca nera ci parla ogni giorno.
Per esplicita richiesta di Ramondetta avevamo pubblicato per primi i verbali accusatori, per evidenziare come fossero tutti “in fotocopia” e parlassero , in fondo, nè più nè meno di un addestramento duro irrogato da un caporalmaggiore un pò severo, come molti paracadutisti hanno sopportato.
Ecco la versione finale di Ramondetta, comprensibile solo dopo avere letto i verbali processuali, a noi pubblicati:

DOCUMENTI PROCESSUALI
I verbali di interrogatorio dei querelanti -1-
I verbali di interrogatorio dei querelanti -2-
I verbali di interrogatorio dei querelanti -3-
la memoria difensiva di Ramondetta depositata alla Procura Militare

LA VERSIONE RIASSUNTIVA DI RAMONDETTA

1)Riguardo l’episodio della corsa in mimetica all’interno della caserma, Ippolito era presente. Io correvo insieme ai ragazzi. La corsa è durata non oltre 15 minuti. Era il 5 luglio , un lunedi non venerdi come dichiara CAMILLI. Catalano è testimone al momento dei fatti, come IPPOLITO . Ho accompagnato personalmente insieme ad Ippolito l’alpino Cascone in infermeria. Ulteriore testimone anche Ferrari.

L’ordine del maresciallo Marchiori era di far fare addestramento formale di corsa, inquadrati. Si tratta di una fase prevista nel programma. Ippolito aveva dato anche l’ok. Correre con i ragazzi voleva dire eseguire ordini di addestramento.

2)6 luglio 2010, attivita di poligono.
Comandato dal maresciallo Marchiori e del tenente Bertolo. Quello che denunciano gli allievi sono fasi addestrative che mi erano state ordinate da entrambi. Testimoni: Catalano,Apollo,Ferrari, Ippolito. Eseguivo l’ordine dàndo l’esempio con zaino e fucile in spalla come gli altri. Come gli altri tenevo alto il fucile sopra la testa. Le offese a loro rivolte sono uscite dalla bocca del tenente Bertoli. Lo dice anche Ferrari come testimone.

3)7 luglio 2010 compleanno di Pincelli.
Sono stato invitato da Pincelli stesso e da Ballarini. Testimoni dell’invito sono CATALANO e Ippolito. Ippolito era presente alla cena. Non volevo andare ma Pincelli insistette. Vinci vomitò in caserma al rientro dalla cena. Io ho pulito tutto. Il giorno dopo gli dissi “offrimi da bere, visto che ho pulito dove avevi sporcato”.

4) 8 luglio 2010 nessun fatto rilevante

5)9 luglio 2010: non sono stato presente all’attività addestrativa

6)12 luglio 2010 . D’Urbano ha un virus intestinale dopo aver bevuto l’acqua del Piave. In quella occasione gli dissi che era acqua infetta e che avrebbe dovuto star lontano dagli altri, solo per precauzione

7)13 luglio 2010: mio compleanno. Testimoni di quanto sto per affermare sono : CATALANO FERRARI MARGARITO E CARBONARA più i video realizzati da Catalano.
L’accusa dichiara il falso: nessuno ha scritto “terrone di merda” sulla schiena di Esposito. L afrase era VIVA IL SUD, con una bandiera italiana. Il video lo dimostra. La seconda scritta non era “alpino di merda” ma solo alpino. Anche in questo caso Catalano e Apollo possono testimoniarlo.

8) 14 luglio 2010: prove di efficienza fisica. Anche se non avrei dovuto eseguirle personalmente , mi sono aggregato. Quel giorno Catalano si infortunò durante la prova del salto in lungo. L’intera giornata l’ho passata con lui. Testimoni FERRARI E CATALANO.

9)Masturbazione: Belardo aveva manifestato la intenzione di ritirare perchè i fatti non erano stati provocati nel modo descritto. Testimoni FERRARI E CARBONARA. Per la lite, invece, e circa la esagerazione con cui è stata desritta, può parlarne Ferrari

10)Le versioni scritte di Cascone e Boscolo nelle quali dichiaravano di volersi ritirare: le ho ottenute dopo avere ricevuto ordine dal capitano De Gruttola. Chiamai il capitano e dopo ottenni le dichiarazioni. Il tabilato telefonico dimostra che parlai col capitano 5 minuti prima dell’orario della dichiarazione ( controfirmato dai due rinunciatari).

Per finire: sono numerose le telefonate del sottoscritto sia al capitano De Gruttula che al capitano Fantini, negli orari e nei giorni dei fatti. Il capitano Fantini ha confermato che il programma addestrativo veniva eseguito dietro ordini. Le offese quali “merde” e “cani morti” le ha pronunciate per primo il tenente Bertoli. Ferrari testimonia questo, insieme al fatto che gli ordini organizzativi li dava il maresciallo Marchiori.

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