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Pubblicato il 09/08/2016

SENTENZA A FAVORE DEI FAMILIARI DEL MARESCIALLO DELL’ESERCITO GABRIELE RANOCCHIARI MORTO NEL 2011 A 44 ANNI

TERNI Una sentenza della Corte dei Conti di Perugia ha riconosciuto il diritto alla pensione alla moglie alla figlia del maresciallo dell’esercito italiano Gabriele Ranocchiari morto per un tumore che lo ha ucciso in pochi giorni ad appena 44 anni. Per la Corte il tumore è venuto «come conseguenza delle missioni di guerra che ha fatto durante la sua lunga carriera nell’esercito. Venendo a contatto più volte con l’uranio impoverito contenuto nelle munizioni in uso alle truppe italiane o alleate che hanno provocato la malattia».
Il 20 luglio scorso è arrivata la sentenza del giudice Fulvio Maria Longavita della Corte dei Conti di Perugia: «la dipendenza da causa di servizio dell’infermità che ha determinato il decesso di Ranocchiari e conseguentemente il diritto dei familiari alla pensione».

Gabriele Ranocchiari era stato impegnato in numerose missioni in Macedonia ed Albania, in Kosovo, in Iraq, in Bosnia, in Afganistan. Nel corso delle missioni si sarebbe fatto largo uso di munizionamento con uranio impoverito.
Nella sentenza il giudice rimarca inoltre che «dai numerosi rapporti informativi dei superiori emerge una prestazione militare di ottimo livello, in condizioni difficili e in zone operative di grande rischio, con sicura esposizione a forme varie di inquinamento, anche di tipo ambientale, connesse all’esplosione di ordigni e con continui pernotti in tenda». Grande sportivo, appassionato di atletica leggera e nuoto, è stato istruttore di pentathlon per l’esercito, oltre ad aver conseguito numerosi titoli in ambito podistico. Chi lo conosceva da vicino, lo descrive come «un ragazzo meraviglioso, sempre sorridente e disponibile con tutti. Un altruista innato, anche se il destino, con lui, non è stato altrettanto generoso».

Gabriele era uno sportivo, appassionato di atletica leggera e nuoto, è stato istruttore di pentathlon per l’esercito, oltre ad aver conseguito numerosi titoli in ambito podistico:

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