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Pubblicato il 05/11/2019

SI FINGE UFFICIALE GENERALE DELL’ESERCITO- PROMETTE LAVORO E TRUFFA I CANDIDATI

Perugia-La Guardia di Finaza di Perugia ha arrestato un finto appartenente ai servizi segreti era un “truffatore seriale” un romano considerato promotore di un’associazione a delinquere dedita al traffico di influenze illecite ed alla truffa.
In base alla ricostruzione delle procura di Spoleto che si è avvalsa degli investigatori delle Fiamme Gialle, il soggetto vantava “importanti contatti e conoscenze” tra forze armate, polizia penitenziaria, Città del Vaticano e “Italo treno”.
Insieme ai suoi complici chiedevano somme di denaro ( oltre un centinaio di persone sono state truffate) garantendo loro il superamento di concorsi o l’assunzione nella società di trasporto.
La somma richiesta, tra 2 e 8.000 euro, in contanti o su carte prepagate, veniva spartita dalla presunta associazione.
Poi, a seguito del mancato superamento dei concorsi venivano fornite ai truffati delle giustificazioni fantasiose per evitare la restituzione del denaro.

Il capo banda avrebbe anche fornito falsi quiz precompilati in vista dei concorsi, mentre in altre circostanze ha organizzato veri e propri esami clinici e visite mediche in un centro diagnostico romano. Le vittime ignare consegnavano all’uomo curriculum, fotografie, certificati di residenza e dei carichi pendenti, ma soprattutto somme comprese tra 2 mila e 8 mila euro che venivano corrisposte in contanti o con carte prepagate.

Nell’inchiesta sono finiti anche i sei complici dell’uomo che in qualità di un finto generale dell’Esercito, di un vescovo che non risulta nominato dalla Chiesa cattolica e di un alto ufficiale della polizia penitenziaria, oltreché un principe a capo di un ordine cavalleresco. Questi partecipavano agli incontri con le vittime per accreditare la truffa ideata dal romano, considerato il capo dell’associazione criminale. Appuntamenti che i finanzieri hanno documentato con intercettazioni, pedinamenti e appostamenti, ricostruendo i contorni della truffa.

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