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Pubblicato il 20/08/2015

SLOVACCHIA- ACCETTIAMO SOLO PROFUGHI CRISTIANI : DA NOI NON CI SONO MOSCHEE

PARMA-Il governo slovacco ha annunciato di recente che accoglierà 200 profughi siriani, ma dovranno essere tutti cristiani. Un portavoce del ministro dell’Interno slovacco ha detto: «In Slovacchia non abbiamo moschee. Vogliamo solo i cristiani». All’inizio di quest’anno un politico di estrema destra della Repubblica Ceca ha incoraggiato i suoi concittadini ad allevare dei piccoli maiali e portarli poi a passeggiare vicino alle moschee.



Una delle mete più ricercate dai profughi è l’Austria, che ha il più alto numero di richiedenti asilo pro capite in Europa. Si stima che nel paese arriveranno 80mila migranti solo quest’anno. La vicina Slovacchia, che condivide un pezzo del suo confine occidentale con l’Austria, ha subìto pressioni dai funzionari dell’Unione europea a Bruxelles per contribuire all’accoglienza dei migranti. Il governo slovacco, però, come quelli di altri stati dell’Europa centrale e orientale, ha rifiutato imposizioni. I politici di paesi come Estonia, Ungheria e Repubblica Ceca, hanno protestato e si sono opposti alla distribuzione dei migranti decisa dall’Ue tra i suoi paesi membri.

La scorsa settimana il partito nazionalista e conservatore del primo ministro ungherese Viktor Orbán ha diffuso un comunicato dicendo: «Le politiche di sinistra hanno portato a un intenso flusso illegale di migranti in Europa, che sta minacciando di far iniziare un conflitto sociale, economico e culturale senza precedenti nei paesi europei». Il governo di Orbán ha cominciato a costruire una grossa barriera lungo il confine che l’Ungheria condivide con la Serbia, allo scopo di tenere i migranti fuori dal territorio ungherese. L’argomento che viene usato più spesso dai paesi dell’Europa centrale e orientale è che le loro società – a differenza di quelle dell’Europa occidentale e settentrionale – sono meno capaci di adattarsi al concetto di multiculturalismo. Nella Repubblica Ceca un gruppo chiamato “Blocco Contro l’Islam” ha raccolto 145mila firme a favore di una petizione contro gli immigranti musulmani.

Il presidente ceco Milos Zeman è stato il più moderato tra tutti, ma il messaggio di fondo nelle sue dichiarazioni era lo stesso: «I profughi che hanno un bagaglio culturale completamente diverso dal nostro non si troverebbero bene in Repubblica Ceca».

Come ha scritto il Wall Street Journal, il presidente slovacco Robert Fico ha fatto dichiarazioni simili. Quando la scorsa settimana ha spiegato a un giornale austriaco il perché il numero dei migranti che il suo paese è in grado di accogliere è molto più basso rispetto ai 1.100 richiesti da Bruxelles, Fico ha aggiunto che non è compito della Slovacchia accogliere i profughi di guerre di cui il suo paese non ha alcuna responsabilità. Riferendosi all’intervento armato NATO in Libia del 2011 contro il regime del dittatore Muammar Gheddafi, Fico ha detto: «Ho una sola domanda: chi ha bombardato la Libia? Chi ha creato i problemi in Nord Africa? La Slovacchia? No». L’argomento di Fico è sostenuto anche dall’opinione pubblica slovacca.

Di recente un paese vicino a Bratislava, la capitale della Slovacchia, ha tenuto un referendum sulla possibilità di offrire temporaneamente un posto dove stare a 500 richiedenti asilo. Il 97 per cento dei votanti si è espresso per il “no”. Dietro a questa opposizione ci sono delle preoccupazioni di natura soprattutto culturale. Lo scorso gennaio Fico ha detto: «Dato che la Slovacchia è un paese cristiano, non possiamo tollerare un flusso di 300mila-400mila migranti musulmani che comincerebbero a costruire le moschee dappertutto sulla nostra terra e che tenterebbero di cambiare la natura, la cultura e i valori del nostro stato».

I musulmani in Slovacchia sono lo 0,2 per cento dei 5 milioni totali di abitanti. Lo scorso anno la Slovacchia ha concesso asilo in tutto a 14 persone.

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