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Pubblicato il 07/12/2015

STATI UNITI: NEL 2016 TRAPIANTO DI GENITALI SU UN REDUCE DELL’AFGANISTAN

Sarà “scelto” tra i 1.367 militari, di ritorno dalle guerre in Medio Oriente tra 2001 e 2013, che hanno subito danni gravi agli organi genit

 Nel 2016 verrà effettuato il primo trapianto di pene negli Usa su di un soldato reduce della guerra in Afghanistan. Ad annunciarlo al New York Times è un team di medici della Johns Hopkins University del Maryland. La procedura che verrà utilizzata è stata sperimentata solo altre due volte: in Cina nel 2006 , non riuscito, e in Sudafrica nel 2015, dopo il quale il paziente è diventato padre.

 

Si calcola che 1.367 soldati reduci dalle guerre in Iraq e in Afghanistan tra il 2001 ed il 2013 abbiano subito gravi danni agli organi genitali, tali da danneggiare gravemente le funzioni sessuali e urinarie. Gli specialisti del prestigioso centro medico statunitense dovranno “scegliere” il paziente secondo loro “più adatto” all’interno del gruppo di reduci. L’organo da impiantare verrà prelevato l’organo da un donatore deceduto.

La procedura durerà all’incirca dodici ore e potrà essere effettuata solo su un candidato con un’uretra intatta. Nel corso dell’intervento i chirurghi connetteranno le vene e le arterie del pene donato al paziente ricevente: le terminazioni nervose del paziente dovrebbero quindi crescere dal ritmo di 2,5 centrimetri al mese.

Il soldato selezionato dovrebbe così recuperare le funzioni sessuali e poter avere figli. I pazienti sottoposti a questo trapianto dovranno prendere farmaci anti-rigetto per il resto della vita. Gli specialisti della Johns Hopkins guidati da Andrew Lee, direttore di chirurgia plastica ricostruttiva, hanno ricevuto il permesso di effettuare 60 procedure di questo tipo.

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