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Pubblicato il 05/01/2023

SVIZZERA: MODERNIZZAZIONE IN CORSO DELLE TRUPPE TERRESTRI

recensione di Bruno HORN fonte Esercito Svizzero


L’esercito arma le truppe di terra per il futuro

L’esercito svizzero punta su truppe di terra più mobili, modulari e standardizzate. Un progetto che potenzia le competenze di tali truppe in conflitti ibridi su teatri d’impiego più complessi e contro i soggetti più vari. L’esercito si prepara a fronteggiare questo ampio spettro di minacce con sistemi al passo con i tempi. In tal modo le truppe di terra potranno continuare a proteggere la Svizzera e la sua integrità territoriale anche in futuro.


Tra il 2023 e il 2034 i carri armati granatieri, i veicoli per comandanti di tiro, i mezzi d’esplorazione, i carri armati da combattimento e gli obici blindati raggiungeranno la fine del loro ciclo di utilizzo pianificato. L’esercito svizzero intende sviluppare le competenze specifiche delle truppe di terra, dotandole di sistemi aggiornati che le rendano all’altezza, anche in futuro, della varietà di possibili minacce e pericoli.


Impieghi in aree edificate

Le forme di conflitto sono cambiate e cambieranno ancora in futuro. Della gamma di minacce definite «ibride» fanno parte le azioni di gruppi armati non statali, nonché le aggressioni militari di soggetti statali. Si tratta di conflitti che non si consumano solo sul terreno, ma anche nei cieli, nel ciberspazio e nel settore delle informazioni. Per quanto concerne le truppe di terra le azioni si svolgono soprattutto in aree edificate e densamente popolate, in quanto proprio là sorge la maggior parte dei potenziali obiettivi dell’avversario. Aree urbane e agglomerati di questo tipo tendono in Svizzera ad accorparsi dando vita a conurbazioni sempre più vaste. Tale condizione rende più complicato lo svolgimento di azioni militari su vasta scala da parte di brigate meccanizzate chiuse.

Per poter far fronte a teatri di conflitto e di intervento complessi come quelli descritti, le truppe di terra del futuro agiranno in formazioni d’impiego quanto più autonome possibile, dotate di una struttura mobile e modulare nonché di attrezzature standard. I sistemi fin qui disponibili non sono adatti a tale impiego o lo sono solo in misura limitata.

Una struttura standard, mobile e interconnessa

Il concetto di «modulare» definisce le formazioni d’impiego miste che possono essere composte sulla base di un principio modulare e idoneo al singolo caso specifico. Tale concezione ne incrementa l’efficienza, ma anche la libertà d’azione e la capacità di adattamento. Con la parola «mobile» si indicano i veicoli che si muovono, a seconda del grado della minaccia in corso, in maniera protetta o non protetta lì dove il loro intervento è necessario. I progressi della tecnologia hanno consentito a tal proposito un utilizzo sempre maggiore di veicoli su ruote, sempre e comunque con un alto grado di protezione e dotati delle armi necessarie. «Interconnessa» significa che le truppe di terra inseriranno sistematicamente in futuro sensori e armi in una rete, per raggiungere il risultato auspicato in modo rapido e preciso. In breve: rispetto a quanto avviene oggi, le truppe di terra saranno dotate di sistemi più agili, più idonei a un impiego versatile e mobile, ma ben protetti come sempre.

Uno sviluppo finanziato dal budget dell’esercito

Per lo sviluppo delle truppe di terra non si prevede alcun finanziamento straordinario. Il Consiglio federale ha infatti deciso che gli stanziamenti necessari, pari a 5,5-6 miliardi di franchi, saranno coperti dal budget dell’esercito. Il Consiglio intende inoltre procedere nei prossimi anni a un rinnovamento graduale delle truppe di terra.

L’esercito ha tuttavia già dato inizio all’attuazione del progetto di sviluppo di tali forze. Negli anni a venire saranno colmate le attuali lacune nella interconnessione di sensori-informazioni-condotta- effettori con droni tattici, con il sistema di ricognizione tattica TASYS e il mortaio da 12 cm. Con il carro armato granatieri ruotato «Piranha» l’esercito ha inoltre optato consapevolmente per una piattaforma unitaria e già in uso alla difesa, idonea anche per gli zappatori carristi, che consente di sfruttare sinergie soprattutto per quanto attiene alla manutenzione.

Mezzi al passo con i tempi per fronteggiare le minacce odierne

Le truppe di terra si avviano così verso un futuro in cui saranno chiamate ad adempiere ai loro svariati compiti e a mettere a frutto le loro competenze per proteggere la popolazione, difendere la Svizzera in un conflitto armato con mezzi moderni e supportare efficacemente le autorità civili. Questo garantisce la sicurezza del nostro Paese e dei suoi abitanti contro una nutrita serie di minacce e pericoli.

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