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Pubblicato il 25/10/2017

TASSIGNANO: PROGETTO DI “CITTADELLA” DEL PARACADUTISMO DELLA FOLGORE??

RASSEGNA STAMPA

LA NAZIONE
CRONACHE pag. 10
Un «grattacielo» all’aeroporto Il maxi progetto della Folgore
Hangar gigante alto 25 metri per esercitazioni e simulazioni
IL COMUNE È PERPLESSO Struttura troppo impattante e che potrebbe ‘distrarre’ gli automobilisti alla guida

di MASSIMO STEFANINI UN PICCOLO grattacielo alto 25 metri adiacente all’aeroporto di Tassignano, una specie di super hangar che vorrebbe realizzare la Brigata Paracadutisti per simulazioni di lanci ed esercitazioni di varia natura. LA STRUTTURA verrebbe ubicata nell’area dello scalo che appartiene al demanio militare. Come noto, infatti, c’è una superficie piuttosto estesa che è assoggettata a questo vincolo, un particolare che spesso ha anche frenato idee di sviluppo, come quello ad esempio dell’eventuale location dei concerti del Summer Festival che negli anni scorsi era trapelata, mai attuata però. La Folgore, che ha informato delle sue intenzioni il Comune, probabilmente non avrebbe nemmeno bisogno di particolari autorizzazioni per procedere con un progetto che comunque richiede investimenti che sotto il profilo finanziario sono abbastanza cospicui. C’è comunque la volontà di operare in sintonia con l’amministrazione, che però al momento nutre diverse perplessità. Anzi, il sindaco Menesini è contrario alla realizzazione di un immobile notevolmente impattante e che verrebbe eretto in prossimità di via dei Baccioni e che sarebbe ben visibile nell’intero paese. Si tratta di una costruzione assimilabile ad un palazzo di sei o sette piani. Non solo. Una delle obiezioni che sarà sollevata anche a livello tecnico è che questo stabile susciterebbe la curiosità ma anche la distrazione di coloro che conducono a 120 chilometri orari (considerando una media standard di velocità) un veicolo sull’autostrada Firenze-Mare, che scorre accanto all’aeroporto. Quindi anche una questione di sicurezza. Oggi a Firenze, in Regione, si riunirà il Comitato paritetico alla presenza di tutte le componenti in gioco, compresi gli esperti. Infine, da segnalare che dopo il diniego al concordato e il conseguente fallimento, domani si terrà una riunione tra tutte le associazioni per puntare a riaprire l’aeroporto prima possibile.

UNA STORIA “TRIBOLATA”

Inaugurato il 29 novembre del 1932 come “campo d’aviazione”, lo scalo fu realizzato con il contributo dell’amministrazione provinciale di Lucca, poi passato al demanio statale, sotto la competenza dell’Aeronautica che istituisce una scuola di volo militare. Poi un ampliamento dell’area che durante il periodo bellico ospita anche i reparti tedeschi. L’infrastruttura viene poi utilizzata per esercitazioni di aviolanci dei paracadutisti militari di base a Pisa e Livorno, mentre la parte sud viene riservata per il locale aeroclub e altre associazioni di volo. Nel 1961 lo scalo viene riaperto al traffico anche turistico, poi negli anni Ottanta l’intero sedime passa al ministero dei Trasporti e la gestione dell’aeroporto al Consorzio Provinciale Aeroporto di Lucca. Nel 1997 viene costituita la “Aeroporto Lucca Tassignano srl”. che vede l’entrata dei primi privati con la Sogeal e poi la breve parentesi dei russi. Infine tocca al gruppo Bonansea che abbandona Tassignano e lascia ai soci pubblici il compito di decidere sul futuro della struttura. Poi la svolta con il salvataggio pubblico: il Comune spende 900mila euro per acquisire il 90 per cento della società e salvarla dal fallimento. Si costituisce la società Aeroporto Capannori spa” detenuta al 90 per cento dall’amministrazione comunale. Il resto è storia recente: la dismissione delle quote da parte dell’amministrazione comunale e il fallimento della società di gestione decretato dal tribunale di Lucca. Importanti opere di riqualificazione nel 2012 con la nuova aerostazione aeroportuale e la palazzina ex protezione civile, e dell’aerea Land Side aeroportuale con parcheggi e una nuova torre di controllo

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