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Pubblicato il 13/01/2023

TEAM FOLGORE PROTEZIONE CIVILE- LE “RADICI” TECNICHE E STORICHE DEL NUCLEO RADIO


Nucleo Radio del Team Folgore: un connubio vincente e un perenne omaggio a Guglielmo Marconi.
In ognuno dei Team Regionali verrà individuato un operatore che si manterrà in costante contatto tecnico ed operativo con il
Nucleo Radio Centrale

I due Operatori Radio del Team Folgore Protezione Civile, qualificati radioamatori, oltre alla loro grande passione messa in campo con il continuo studio e approfondimento delle scienze radiantistiche, rappresentano un “connubio vincente” in materia, anche solo per la loro provenienza geografica.


Il capo Nucleo proviene dall’Emilia Romagna, regione a cui appartiene Sasso Marconi, fiorente Comune bolognese dove sorge Villa Griffone, la residenza della famiglia Marconi ove Guglielmo trascorse la sua vita fino alla maggiore età e dove compì i suoi primi esperimenti di trasmissione elettromagnetica.
A Guglielmo Marconi, Premio Nobel per la Fisica nel 1909, è dovuta la prima trasmissione radiotelegrafica effettuata nel 1903 con un trasmettitore a scintilla. Nei successivi anni, lasciato Sasso Marconi (all’epoca denominato “Praduro e Sasso”) Marconi continuò le sue esperienze nel Regno Unito, dove il suo sistema di telegrafia senza fili venne sviluppato fino ad affermarsi su scala mondiale.
In oltre 40 anni di attività scientifica ed imprenditoriale Marconi divenne simbolo vivente della radio.
Alla morte dello scienziato, avvenuta nel 1937, la villa fu donata dai familiari alla Fondazione Marconi, costituita nel 1938 per tenere vivo il ricordo storico e scientifico del padre delle radiocomunicazioni. Parti integranti del patrimonio della fondazione sono la biblioteca e l’archivio. La villa ospita anche il Museo Marconi, dedicato alle origini e agli sviluppi delle radiocomunicazioni.


Il secondo Operatore Radio proviene da Pisa. Oltre all’aspetto prettamente “folgorino” della località, una frazione di Pisa è “Coltano Radio”, ubicata tra Pisa e Livorno e sede – nei primi quarant’anni del XX secolo – del più importante centro radio d’Europa per comunicazioni transcontinentali, progettato e inaugurato nel 1911 da Guglielmo Marconi stesso.
Lo scienziato individuò nella zona di Coltano il luogo adatto per costruire la prima stazione radio italiana a onde lunghe. Quest’area infatti, che originariamente era di proprietà di Casa Savoia, si prestava molto bene alle trasmissioni ad onde lunghe in quanto gli acquitrini tipici della zona avrebbero quasi eliminato le dispersioni del segnale; inoltre, affacciando sul Tirreno, era in ottima posizione per trasmettere verso l’Africa, dove allora l’Italia aveva alcune colonie, e verso l’America, ove vivevano molte comunità di immigrati italiani.

Il complesso, comprendente anche la villa, oggi purtroppo lasciata in rovina, fu inaugurato ufficialmente da Marconi alla presenza del Re Vittorio Emanuele III con una trasmissione verso Glace Bay, nella Nuova Scozia, il 19 novembre 1911.
Il 12 ottobre 1931 dalla stazione radio di Coltano partì il segnale radio che accese le luci del Cristo Redentore di Rio de Janeiro. Con ciò, Marconi dimostrò davanti al mondo intero l’affidabilità e l’importanza delle comunicazioni radio intercontinentali.
Durante la seconda guerra mondiale il centro radio fu purtroppo minato e distrutto dai soldati tedeschi in ritirata.
In seguito, nei pressi delle rovine del centro radio di Marconi, nel 1952 furono costruiti un centro di produzione della Rai, oggi chiuso, e due trasmettitori radio in onde medie.
Rimasto soltanto un unico trasmettitore dalla potenza di 120 kilowatt che trasmetteva Rai Radio 1 sulla frequenza di 657 kilohertz, lo stesso ha cessato le proprie comunicazioni nel settembre 2022, completando un disimpegno di queste frequenze che era iniziato dal 1999 e segnando, purtroppo, il tramonto dell’epoca delle trasmissioni radio in onde medie.


Buon sangue non mente, quindi.
Indubbiamente caratterizzata, da una parte da fascino senza tempo, e dall’altra da grande difficoltà operativa, la materia radiocomunicazioni rappresenta un settore purtroppo dato troppo spesso per scontato, visto come banale e “alla portata di tutti” se non addirittura “snobbato”; solo addentrandovisi compiutamente si può comprendere a fondo quanto complesse siano le sue mille sfaccettature e le notevoli difficoltà tecniche che si possono riscontrare applicando la scienza radiantistica alla complessità orografica in cui il Team è solito operare.

I due Operatori Radio, oltre alle attività con il Team Folgore, effettuano attività radiantistica anche nella vita di tutti i giorni, essendo entrambi radioamatori dotati di proprio nominativo ministeriale e propria postazione radio personale.
Essi, infatti, applicano durante le esercitazioni ufficiali del Team le conoscenze apprese durante le loro attività “civili” al fine potenziare uno degli aspetti fondamentali degli interventi di protezione civile: la comunicazione tra gli operatori, indispensabile per la coordinazione della macchina dei soccorsi.
In onore e perenne memoria di Guglielmo Marconi, infine, gli Operatori Radio del Team dedicano a lui il nome delle loro operazioni (Marconi 1, Marconi 2,…).

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