Pubblicato il 17/07/2015
TERRORISMO IN USA E NEL SINAI
La settimana di chiude con pessime notizie che riguardano il terrorismo internazionale.
MORTI TRE MARINES A CHATTANOOGA, L’ASSASSINO UN AMERICANO NATO IN KUWAIT – Quattro marines sono stati uccisi in degli uffici privati di Chattanooga, nello stato del Tennessee degli USA. Un uomo ha aperto il fuoco contro i militari prima di essere ucciso da altre forze dell’ordine giunte sul luogo. L’FBI ha comunicato che il nome dell’uomo è Mohammod Youssuf Abdulazeez di 24 anni e ha definito gli omicidi un brutale attacco di terrorismo anche se non sono ancora chiari i moventi dell’atto. Il canale americano NBC ha comunicato che l’attentatore era un cittadino americano nato in Kuwait
CAIRO- I jihadisti di Ansar Beit al-Meqdisi, gruppo affiliato al terrorismo internazionale dello Stato islamico (Isis), hanno rivendicato l’attacco contro una nave della guardia costiera egiziana al largo del Sinai nel Mediterraneo.
Circola l’immagine dell’imbarcazione colpita da un razzo, presumibilmente un MILAN oppure un razzo di fabbricazione francese, di quelli anticarro usati negli scontri tra bande in Siria, presumibilmente arrivati nel paese dopo gli aiuti anglo-franco americani alla guerriglia cootro ASSAD.
Si tratta del primo attacco navale con uso di missili perpetrato dal gruppo, impegnato in una vera guerra contro militari e poliziotti egiziani. Il Brigadiere generale Mohamed Samir ha confermato che la nave è andata in fiamme ma non ci sarebbero vittime. La versione della Marina: «La nave inseguiva dei terroristi, vi è stato uno scontro a fuoco e gli hanno lanciato contro un missile anti-tank». Isis dunque non disporrebbe di missili anti-nave in grado di affondare imbarcazioni.
GASDOTTO ATTACCATO- Lo scorso mercoledì è stato attaccato un gasdotto che collega il Cairo a Suez
UN PRECEDENTE CONTRO LA MARINA : TENTATO SEQUESTRO DI UNA NAVE- nel 2014 nelle acque davanti al porto di Alessandria c’era stato l’abbordaggio di una nave militare, dirottata da terroristi in divise governative, neutralizzato dalla Marina. All’epoca l’esercito egiziano preferì non rivelare i dettagli di quanto avvenuto
