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Pubblicato il 05/07/2022

TORINO- IL GENERALE MASIELLO , SOTTOCAPO DI SMD : ALLA DIFESA IL COMPITO DI GARANTIRE LA SICUREZZA CIBERNETICA

Il 4 Luglio a Torino, nella sede del Palazzo Reale, il sottocapo di stato maggiore della Difesa, generale di corpo d’armata Carmine Masiello, è intervenuto nel corso della sessione “L’era della cyberwar”, nell’ambito dell’evento organizzato in occasione dei 25 anni del Garante per la protezione dei dati personali.

Gli interventi, moderati dal dott. Fausto Carioto, ha visto, tra gli altri, gli interventi del senatore Adolfo Urso, presidente del Copasir e della dott.ssa Nunzia Ciardi, vice direttore generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.

Il generale di corpo d’armata Masiello, ha sottolineato alcuni aspetti fondamentali del dominio cyber ovvero la necessità che “ci sia, tra gli Stati, maggiore sinergia e condivisione delle problematiche cyber e delle rispettive capacità di affrontarle e gestirle così da condividere un patrimonio di conoscenze che consenta di moltiplicare gli effetti degli sforzi di ognuno nel confrontarsi quotidianamente con i molteplici attacchi informatici”.

Riferendosi poi al 24 febbraio del 2022, il generale ha detto che quella data ha segnato l’inizio del primo conflitto simmetrico dell’era digitale. “Finora, ha continuato il generale, le Forze Armate, negli ultimi 20 anni hanno operato sempre in ambienti caratterizzati da conflitto asimmetrico, in cui si confrontavano Unità con capacità tecnologiche totalmente diverse, ad esempio in Afghanistan la problematica cyber era praticamente inesistente al contrario di quello che sta accadendo in Ucraina dove la parte cibernetica è entrata nel conflitto divenendone parte integrante”.

Il sottocapo di stato maggiore della Difesa ha poi concluso il suo intervento evidenziando il connubio esistente tra il dominio cibernetico e quello spaziale, ponendo l’accento sulla necessità da parte della Difesa di garantire la sicurezza cyber per rendere utilizzabile lo spazio, non solo per le operazioni militari ma anche per assicurare il normale svolgimento delle quotidiane attività civili, garantendo il progresso dell’umanità.

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