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Pubblicato il 14/03/2024

TURCHIA-IRAQ: IN ARRIVO UNA AUTOSTRADA ED UNA FERROVIA DA BASSORA AL MEDITERRANEO . IN ARRIVO AZIONI MILITARI TURCHE IN IRAQ

sopra, cortesia ASIA NEWS – Middle East Eye (Mme) – in verde il tracciato del nuovo corridoio turco-iraqeno per lo sviluppo del commercia via superfice fimo ad al porto turco di Al Faw.

E’ in arrivo una imponente offensiva i dell’esercito turco contro il Pkk (Partito dei Lavoratori del Kurdistan, un gruppo terrorista secondo Ankara). Obiettivo è dare luogo ad un corridoio che sarà chiamato “Strada dello sviluppo” per unire Asia ed Europa partendo da Bassora fino al confine turco . Si tratta di un investimento di 17 miliardi di dollari per contrastare l’egemonia del Canale di Suez, ora in crisi in seguito agli attacchi Houthi nel mar Rosso.


Secondo Middle East Eye, informatissima agenzia di stampa, nel mirino dell’attività militare turca ci sarà la regione semi-autonoma del Kurdistan iracheno, in prossimità dei territori controllati dal Partito democratico del Kurdistan (KDP), alleato di Ankara. Nei giorni scorsi avevamo pubblicato la notizia di un incontro tra la difesa irachena e turca finalizzata alla pianificazione di questa campagna.

La presenza del Pkk in quell’area minaccia l’Iraq Development Road Project ovvero il progetto stradale e ferroviario di 1.200 km che dovrebbe collegare il Golfo alla Turchia attraverso l’Iraq. L’obiettivo comune dichiarato sia da Ankara che da Baghdad è di rimuovere la presenza del Pkk da queste due aree e rendere sicura la zona .
Sarà quindi possibile il trasporto di merci attraverso il porto di al-Faw, nel governatorato di Bassora, fino ai mercati internazionali passando per la Turchia. Baghdad prevede che i treni operino a velocità fino a 300 km all’ora, facilitando il trasporto di passeggeri e merci.


Il percorso prevede anche interporti logistici, aree industriali e la interconnessione di oleodotti e gasdotti. .
La Turchia impiegherà forze militari sino a 30-40 km di profondità in territorio iracheno, dando vita al contempo ad un centro operativo congiunto con Baghdad

Da tempo i curdi in Siria e Iraq sono sotto il fuoco incrociato di Iran e Turchia. Anche Teheran è presente nel Kurdistan iracheno, dove ritiene vi siano basi della resistenza curda ed esponenti dell’opposizione.
In questo quadro si inserisce il rapporto conflittuale tra Baghdad ed Erbil per la vendita del petrolio attraverso l’oleodotto iracheno-turco, sul quale la Corte suprema irachena ha deliberato tagli a svantaggio della regione del Kurdistan.

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