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Pubblicato il 13/07/2016

URANIO IMPOVERITO: SARA’ INAIL A DETTARE LE NORME DI SICUREZZA IN OPERAZIONI?

Roma. La Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito: con Raffaele Guariniello e Domenico Leggiero (Osservatorio militare) quali consulenti , prorrebbe una norma che affida all’Inail, come organo terzo e autonomo, la valutazione dei rischi cui sono sottoposti i militari e la tutela previdenziale contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali delle Forze Armate.
Sarà poi il personale del ministero del Lavoro ad effettuare la vigilanza sui luoghi di lavoro anche dei militari. «Deve diventare legge prima della fine della legislatura», promette il presidente

«A oggi più di duemila militari hanno fatto domanda di risarcimento per patologie correlate a uranio impoverito, amianto, radon e multifattorialità. Un terzo di loro ha ricevuto risposta positiva. Gli altri sono in attesa di un verdetto o si sono visti negare il risarcimento. Noi proponiamo di superare la separatezza della giurisdizione della Difesa, portando anche le Forze armate nell’ambito della gestione dell’Inail, organo competente, terzo e autonomo».

Entro dicembre una seconda relazione della Commissione riguarderà i poligoni militari Perdasdefogu, Capo Frasca, Teulada: il presidente della Commissione Scanu ha promesso che entro dicembre ci sarà una nuova relazione che si occuperà anche della questione sarda, dove a essere ammalati sono anche i pastori e i cittadini che vivono vicino ai poligoni. L’obiettivo è chiuderli e riconvertirli anche con l’uso di tecnologie aerospaziali.

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