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Pubblicato il 01/03/2015

250 PODISTI RICORDANO I CADETTI DELLA MARINA A BORDO DEL C130 CADUTO SUL MONTE SERRA IL 3 MARZO 1977

PISA-Si è svolta ieri la nona edizione della corsa in memoria dei 44 caduti   il 3Marzo 1977 sul C130-H “Vega 10” dell’aeronautica militare, sul Monte Serra. Sono scomparsi  quel giorno 38 Cadetti della Marina, un  loro accompagnatore e 5 uomini della46ma Brigata  della Aeronautica Militare

Partiti alle 15, i tanti partecipanti hanno percorso la distanza dalla Certosa di Calci sino alla cima del Monte serra, dove è stata costruita la Cappella che ricorda il loro sacrificio; 9,266 chilometri con 900 metri di dislivello positivo. oltre 250 i partecipanti, tra cui 122 cadetti di Marina, 30 dell’aeronautica e tanti podisti pisani e livornesi.
A rappresentare l’asd Team Folgore Paracadutisti c’era il sergente maggiore Michele Polzella, classificatosi ottavo, con poco piùdi 46minuti, nonostante lo scarso allenamento. Tra i partecipanti c’erano  anche diversi paracadutisti.
Faro_del_Monte_Serra


44 CADUTI-38 ALLIEVI DELL’ACCADEMIA, UN ACCOMPAGNATORE E 5 UOMINI DI EQUIPAGGIO

Giovedì 3 marzo 1977, alle ore 15.05, decollò dall’aeroporto di Pisa-San Giusto il C-130H Hercules, col nominativo radio “Vega 10”. Il velivolo trasportava 38 allievi dell’Accademia Navale di Livorno, un ufficiale accompagnatore e 5 membri d’equipaggio. Dopo circa 5 minuti dal decollo, alle 15.10, il grosso aereo impattò sulle pendici del monte Serra, nel territorio di Calci, dopo aver effettuato, per motivi non accertati, una virata a sinistra che lo portava ad imboccare la vallata del Serra, rivelatasi fatale in condizioni di volo a bassa quota e scarsa visibilità, quali erano quelle del momento.
All’incidente non sopravvisse nessuna delle persone a bordo.
CORSO.INVICTI
Il corso Invicti

Nel settembre dello stesso anno, il corso decimato dalla tragedia, come da tradizione, nell’ultima tappa ad Helsinki della consueta crociera estiva sulla nave scuola Amerigo Vespucci, comunicò al Comando dell’Accademia navale il nome e lo stemma del corso: Invicti (mai vinti e mai divisi), con stemma rappresentante: su fondo azzurro una lira a metà sulla destra con a fianco, sulla sinistra, un’ala stilizzata, sormontate nell’ordine da uno spadino sguainato con elsa ed impugnatura in oro, una stella di colore bianco, una sciabola da ufficiale inguainata – rappresentante l’ufficiale perito nella tragedia – ed ancora ai lati, in senso piramidale, i 38 spadini, 19 per ciascun lato, rappresentanti i compagni di corso caduti sul monte Serra.

Infine, come ulteriore, ma non ultimo gesto di commemorazione, il 4 dicembre 1977, in occasione del giuramento della nuova prima classe, il corso Invicti ha sfilato lasciando nei ranghi gli spazi che i loro compagni avrebbero dovuto occupare in quell’occasione, facendoli così in qualche modo ritornare in mezzo a loro.

Foto: ALFIO PELLEGRIN

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