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Pubblicato il 12/05/2015

FERRARA- PROPOSTA DI MILIZIA CIVILE

Proposta: i “miliziani” organizzati in reparti o plotoni coordinati dal ministero dell’Interno o della Difesa


Su facebook il Gruppo pubblico si chiama “Milizia Civile”. A lanciare l’idea, il ferrarese Sergio Baroni, 61 anni, artigiano, ex segretario provinciale della Destra, fondatore del Movimento di Identità Nazionale. Il gruppo ha raccolto finora 83 adesioni. Sulla pagina facebook si legge che «Milizia Civile nasce come gruppo/ariete per avere il via dal Parlamento per l’istituzione, anche in Italia, di una organizzazione civile che possa operare in modo anche militare, all’occorrenza». Lo scopo è dunque quello di ottenere un via libero a livello istituzionale e per farlo, continua Baroni, «ci batteremo perchè i partiti prendano in esame la proposta, ne vaglino le necessità, oggi assolute, ed inseriscano il tema nei loro punti programmatici».«Non saranno tollerati post offensivi di qualsiasi genere, nè post di argomentazione diversa dal tema di costituzione di Milizia civile. L’articolo 1 della proposta di statuto recita : «Possono appartenere a Milizia Civile tutti i cittadini italiani che abbiano compiuto i 18 anni di età, non abbiano condanne per reati di mafia e/o di droga, il cui certificato penale riporti la dizione “nulla”, non siano indagati per i reati di cui sopra, abbiano svolto il servizio militare, oppure abbiano iscrizione a poligono di tiro, oppure abbiano dimestichezza con arti di auto difesa, o, comunque, dispongano di sangue freddo, capacità di affrontare situazioni difficili con grande controllo, carattere forte, educazione e spirito di corpo. Normali capacità intellettive. Ogni uomo/donna, sarà valutato per le disponibilità e maggiori capacità, e inserito nei vari compiti». «Milizia Civile è organizzata in uno o più battaglioni, secondo l’ampiezza del territorio cittadino, a loro volta divisi in compagnie e reparti/plotone, con compiti generali e specializzati. Milizia Civile sarà dotata di un comando centrale e di comandi regionali, tutti interni, composti da volontari». La Milizia intende rapportarsi con le istituzioni, e infatti si specifica che «I Prefetti delle città distribuiranno compiti di normale amministrazione, sia civili, sociali, sia di sicurezza, mentre in caso di emergenze sociali e di sicurezza interna e difesa del territorio, i comandi saranno demandati direttamente al Ministero della difesa o dell’interno».

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