Pubblicato il 11/07/2022
BAMAKO- MALI: LE FORZE ARMATE ITALIANI ADDESTRANO I “JTACs” DELL’ESERCITO DEL MALI
recensione a cura di Antonello Gallisai
BAMAKO, 10 LUGLIO – Il prossimo 15 luglio terminerà un corso di formazione per militari dell’Aeronautica Militare del Mali condotto da personale dellle Forze Armate italiane. Il corso, presso le aree addestrative del Koulikoro Training Center, base nel Sud del Mali sulle sponde del fiume Niger. Il personale italiano è costituito da 3 JTACs ( capacità di richiedere fuoco amico entrando in contatto con le sorgenti di fuoco in volo) dell’Esercito Italiano del 5˚ Reggimento Fanteria “Aosta”, 151° Reggimento Fanteria “Sassari e 3° Reggimento Fanteria Alpini.
Obiettivo è garantire alle Forze Armate Maliane (FAMA) la creazione di nuovo personale qualificato GATA Instructor (Guider Aerienne Tactique Avance), capace di formare ed addestrare a sua volta i nuovi controllori delle sorgenti di fuoco aereo.
I frequentatori del corso sono 7 militari dell’Aeronautica Militare del Mali, effettivi in diverse basi operative del Paese, che già in passato avevano conseguito la pregiata qualifica GATA grazie ai corsi forniti dal personale istruttore qualificato JTAC Italiano inquadrato nell’Operazione EUTM Mali.
Negli svariati moduli addestrativi previsti nelle 6 settimane, gli aspiranti GATA Instructor si dovranno cimentare in attività teoriche e pratiche riguardanti la gestione della terza dimensione e soprattutto sul come condurre a loro volta dei corsi di formazione.
Il TACP Train the Trainers course si inserisce all’interno del catalogo formativo di EUTM Mali ed è sicuramente uno dei corsi più complessi, impegnativi e richiesti dalle FAMA in quanto la figura del GATA si è dimostrata essere più volte decisiva nelle sorti del conflitto contro gli svariati gruppi terroristici che imperversano nel paese Africano.
Le attività svolte in Teatro Operativo Maliano sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), guidato dal Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo. (@OnuItalia)
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