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Pubblicato il 27/12/2015

BOSNIA: MAXI ATTENTATO SVENTATO. PAGLIA: LA MISSIONE ITALIANA IN QUEL PAESE HA BEN OPERATO PER LA RICOSTRUZIONE DELLE LORO ISTITUZIONI

Terrorismo, “sventato attentato in Bosnia”: 11 arresti a Sarajevo. Il pm: “Volevano fare 100 morti”

Terrorismo, “sventato attentato in Bosnia”: 11 arresti a Sarajevo. Il pm: “Volevano fare 100 morti”
 
L’obiettivo del gruppo era quello di piazzare un ordigno in un luogo affollato nella notte di Capodanno in modo da colpire più persone possibili durante i festeggiamenti. Il fermo risale al 22 dicembre scorso a seguito di una vasta operazione di polizia che ha coinvolto diverse località

Difesa, 20 anni fa la Brigata Bersaglieri Garibaldi tenne il comando della missione in Bosnia.

Il Ten. Col. Gianfranco Paglia: alla luce dell’ attacco terroristico sventato, quella missione è ben riuscita.

Sono trascorsi vent’anni da quando la Brigata bersaglieri Garibaldi partì per la sua prima missione Nato in Bosnia dal porto di Salerno tenendo il comando del contingente formato da circa 2000 uomini. Era il 27 dicembre del 1995. Oltre duecentomila morti, altrettanti feriti, donne violentate, uomini e bambini risucchiati nel vortice della «pulizia etnica». Un mattatoio che ha riproposto forme di violenza documentate da centinaia di immagini. Ai militari italiani, giunti a Sarajevo nel dicembre del `95, quando ancora milizie e cecchini erano all’ opera, è toccato il rischioso compito della separazione dei contendenti, il presidio dei quartieri serbi, la frapposizione sulle linee che sono state autentici campi di battaglia. Gli accordi di pace di Dayton sono stati applicati, le rettifiche di confine sono state eseguite, tutto si è svolto con sufficiente ordine e soprattutto senza temibili e ulteriori spargimenti di sangue. Oggi, a Sarajevo non si spara più, e questo è già un grande risultato.

” Il maxi attentato terroristico sventato dalla procura bosniaca e pianificato da un gruppo di estremisti vicini all’ Isis è la dimostrazione – commenta la M.O.V.M. Ten. Col. Gianfranco Paglia, consigliere del Ministro della Difesa Roberta Pinotti – che quella è stata una missione di pace riuscita e ha dato un futuro che prima non c’era. Ricordo quando andai in missione nel 1996/97 e girando nei campi profughi chiedevano la mia storia, una volta conosciuta mi raccontavano la loro esperienza, ciò mi dava il segnale che eravamo sulla strada giusta. La missione in Bosnia è stata anche un banco di prova nel senso che non vi erano militari di leva, ma volontari. Visti i risultati, direi che la prova è stata ben superata.”

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