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Pubblicato il 27/01/2017

BREVETTI FALSI DI PARACADUTISMO: ALCUNI CARABINIERI IN LIGURIA SOTTO INCHIESTA

La Spezia – Gli investigatori dell’Arma hanno chiesto all’Associazione nazionale paracadutisti d’Italia di verificare l’autenticità di alcuni brevetti da paracadutista confezionati apparentemente “in casa” e utilizzati da alcuni colleghi al fine di impreziosire i rispettivi curriculum e magari ottenere un avanzamento di carriera.

Sarebbero almeno cinque i casi sospetti individuati dalla Procura della Spezia, due di questi fascicoli sono stati già definiti e si è proceduto con la notifica delle informazioni di garanzia agli indagati, mentre per il resto sono in corso ulteriori approfondimenti. La inchiesta sui finti attestati è seguita , dopo averla scoperta, dagli stessi carabinieri del comando provinciale: i loro colleghi, nei casi più gravi, rischiano la accusa di truffa. Il fascicolo è in capo al sostituto procuratore Giovanni Maddaleni che pare intenzionato ad allargare il cerchio delle indagini.

Non si esclude che possa essere stato messo in piedi un commercio allargato ad altri corpi ed armi.

Gli investigatori dei Carabinieri hanno chiesto all’Associazione nazionale paracadutisti d’Italia di verificare l’autenticità di diversi documenti. I carabinieri hanno notato che gli attestati sospetti riportano tutti una sequenza numerica progressiva.

Due anni fa, nell’abitazione di un militare vennero sequestrati alcuni computer, contenenti circa cinquanta attestati che si sospettava fossero fasulli. Il blitz venne eseguito su ordine del pm Marina Mazzella della Procura militare di Napoli, ma le successive indagini dimostrarono l’autenticità delle certificazioni.

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