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Pubblicato il 22/01/2023

BURKINA FASO CHIEDE IL RITIRO DELLE TRUPPE FRANCESI

OUAGADOUGOU, Burkina Faso – Sabato scorso il governo della giunta del Burkina Faso ha ordinato a centinaia di truppe francesi di lasciare il paese dell’Africa occidentale entro un mese, seguendo il percorso del vicino Mali, la cui nazione è anche guidata da un golpista.

L’emittente nazionale RTB ha dato l’annuncio, citando l’Agence d’Information du Burkina ufficiale. L’agenzia di stampa ha affermato che mercoledì è stata presa la decisione di porre fine alla presenza dell’esercito francese sul suolo del Burkinabe.

I manifestanti sono scesi per le strade della capitale, Ouagadougou, la scorsa settimana per chiedere la cacciata dell’ambasciatore francese e la chiusura di una base militare francese a nord della capitale. Circa 400 soldati delle forze speciali francesi sono attualmente basati lì, ha riferito France 24.


La mossa del regime del Burkina Faso arriva cinque mesi dopo che la Francia ha completato il ritiro dal Mali dopo nove anni di lotta contro gli estremisti islamici a fianco delle truppe regionali. Molti di questi hanno ora sede in Niger e Ciad.

Mentre il numero delle truppe francesi in Burkina Faso è di gran lunga inferiore a quello del Mali – 400 operatori delle forze speciali, rispetto a più di 2.400 soldati – l’annuncio di sabato si aggiunge alle crescenti preoccupazioni che gli estremisti islamici stiano sfruttando il disordine politico e sfruttandolo per espandersi la loro portata. Gli analisti si sono chiesti se le forze armate nazionali del Burkina Faso e del Mali siano in grado di colmare il vuoto. La Russia è già presente da tempo e vorrà probabilmente sostituirsi agli occidentali.



Più di 60 anni dopo l’indipendenza del Burkina Faso, il francese rimane una lingua ufficiale e la Francia ha mantenuto forti legami economici e umanitari con la sua ex colonia. Con l’intensificarsi dell’insurrezione estremista islamica, tuttavia, il sentimento antifrancese è aumentato a causa in parte della violenza incessante.

Dopo il secondo colpo di stato lo scorso anno, i manifestanti antifrancesi hanno iniziato a sollecitare la giunta a rafforzare invece i legami con la Russia. Il Mali ha già assunto mercenari russi del gruppo Wagner, che sono stati accusati di diffuse violazioni dei diritti umani lì e altrove.

L’annuncio di sabato è stato accolto con favore da coloro che avevano perso la pazienza con la Francia.

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