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Pubblicato il 05/10/2022

CIVIDALE- APRE IL MUSEO NEL BUNKER A 40 METRI DI PROFONDITA’

Messaggero Veneto (ed. Gorizia)
sezione: CIVI_TARC_REMA data: 5/10/2022 – pag: 34

Cividale

Un museo lungo mezzo chilometro nell’ex bunker della guerra fredda

Lucia Aviani

/ CIVIDALE Si sviluppa sotto la collina di Purgessimo, secolare sentinella delle Valli del Natisone, per circa 500 metri, lunghissimo cunicolo – fra i 20 e i 40 metri di profondità – che si dirige verso il cuore dell’altura, partendo da un punto corrispondente, grossomodo, alla posizione dell’antico castello di Gronumbergo: è il bunker del Cividalese, struttura in funzione anti-chimica, anti-batteriologica e anti-atomica realizzata dallo Stato italiano, con fondi Nato, nel 1956, in piena guerra fredda.

Si colloca appunto all’imbocco del comprensorio valligiano, esattamente sulla linea della difesa a oltranza post Caporetto, che a sua volta ricalcava pressoché al millimetro quella del Vallum Alpium Iuliarium, cintura protettiva d’epoca romana.
Un asse strategico, insomma, che sembrava ormai archiviato nella storia e che invece riacquisisce piena attualità alla luce degli eventi in corso: è anche per questo link inatteso fra passato e presente che la Pro loco Nediske Doline, la sola realtà autorizzata all’accesso dai proprietari del bunker – una famiglia di San Giovanni al Natisone, che per interesse e passione lo acquistò all’asta dopo la dismissione del manufatto, nel 1986 -, d’intesa con gli stessi ha organizzato tre speciali visite guidate nel sottosuolo per permettere al pubblico di scoprire una pagina per lo più sconosciuta del passato militare del territorio.
«Un’iniziativa in memoria di Eugenio, il proprietario, che assieme alla moglie Adriana ha perfettamente risanato, con fondi propri, il bunker, rendendolo accessibile in sicurezza: hanno ripristinato pure la bella scala a chiocciola in ferro che porta alla torretta di osservazione e gli ambienti esterni, a cominciare dalla casermetta», spiega Antonio De Toni, presidente delle Nediske Doline, anticipando le date: «La prima sarà domenica; i tour successivi sono in calendario il 13 novembre e il 18 dicembre. Proporremo due visite, alle 10 e alle 14, per un massimo di 30 persone a turno: l’immersione avrà una durata di circa due ore. Consigliamo la prenotazione, a segreteria@nediskedoline.it o ai numeri 339 8403196 – 349 3241168».

Raro esempio di manufatto in caverna, la galleria – che i visitatori potranno percorrere interamente e la cui prima parte sembra essere stata costruita su un cunicolo preesistente, scavato durante il conflitto 1915 – 1918 – era in carico alla Fanteria d’arresto dell’Esercito italiano e in tempo di guerra fredda era pienamente utilizzata: i militari assegnati alla sorveglianza vi restavano anche otto giorni, con l’obbligo appunto alla difesa a oltranza, in caso di attacco. Per consentire la loro permanenza nell’ambiente sotterraneo, 24 ore su 24, il tunnel era stato dotato di vari locali di supporto, dalla sala di comando al centralino telefonico, fino all’infermeria, a una camerata, agli alloggi per gli ufficiali e ai servizi igienici. Nessun angolo cucina, invece: i pasti arrivavano dall’esterno.

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