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Pubblicato il 15/09/2020

ECONOMIA ITALIANA: IN ARRIVO UNA BURRASCA FINANZIARIA COME NEL 2008?

In Italia ci sono 160 miliardi di crediti “congelati” per effetto dei decreti a favore della liquidità in tempo di Covid. MutuI o finanziamenti sono stati prorogati al 30 settembre 2020.

Un milione di imprese che hanno beneficiato della sospensione delle rate, il prossimo 30 settembre vedranno scadere la deroga concessa dall’Eba (European Bancarian Authority, l’Autorità bancaria europea) per non rinominare i loro prestiti come “deteriorati” ovvero non rimborsati ( Non Performance Loan) .
L’impresa perderà il diritto di accesso ad altri crediti e le banche erogatrici avranno problemi perchè dovranno registrare le rate impagate come sofferenze ,in base alle regole europee. Si tratta di perdite che devono essere o coperte dalle banche stesse oppure vendute, anche a prezzi molto bassi, meno del 10% talvolta, con il 90% di perdita.

Negli Stati Uniti d’America, la crisi del 2008 fu iniziata proprio dallo stesso fenomeno : i mutui concessi dalle banche non erano stati rimborsati a causa delle condizioni troppo facili di erogazione verso soggetti non capienti e della conseguente crisi di liquisità che creò il famoso effetto domino in buona parte del mondo
In Italia ci si attende che saranno in difficoltà sia le banche che vedono peggiorare i loro bilanci, sia le imprese, in vista della scadenza delle moratorie il prossimo 31 gennaio, sia lo Stato, che dovrà accantonare risorse per fronteggiare le eventuali ulteriori moratorie garantite.

La crisi di molte imprese (che a loro volta sono datrici di lavoro di milioni di dipendenti) dovrà necessariamente essere sostenuta dallo Stato e si dovrà ulteriormente prorogare tutti gli impegni finanziari;
Il Sole 24 Ore lancia l’allarme su questo fenomeno dio cui si leggono solo i primi segnali e riporta anche le iniziative che le autorità hanno intenzione di adottare per scongiurare il rischio della crisi. Bankitalia, Sace (la società di Cassa depositi e prestiti che si occupa di finanziamenti), Abi (Associazione bancaria italiana) e Fondo per le piccole e medie imprese stanno cercando soluzioni che presumibilmente saranno orientate sul un ulteriore allungamento fino a Febbraio delle rate.

Le autorità italiane e il sistema bancario hanno avviato contatti con l’Eba, l’ente che potrebbe trascrivere come sofferenze quei prestiti, per ottenere una proroga oltre fine settembre, possibilmente fino alla fine dell’anno. La decisione è attesa entro una settimana.

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