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Pubblicato il 22/08/2015

EMILIO BIANCHI: ANCHE IL DAILY TELEGRAPH RICORDA GLI INCURSORI DI ALESSANDRIA

PARMA-Il quotidiano conservatore Daily Telegraph ha pubblicato oggi tra gli ‘obituaries’ (pezzi elogiativi che ricordano i personaggi scomparsi) uno dei “nemici” dell’Inghilterra che si distinse per ardimento e nobiltà: Emilio Bianchi, morto il 15 agosto, uno dei 6 eroici incursori della Regia Marina (la X Mas), guidati da Luigi Durande de la Penne, che a bordo di 3 ‘maiali’ , la notte del 18 dicembre 1941 violarono le difese del porto egiziano di Alessandria riuscendo ad affondare ben due corazzate della Royal Navy (Hms Queen Elizabeth e Hms Valiant) e danneggiarono un cacciatorpediniere ed una petroliera.

Il Telegraph apre l’articolo ricordando come lo stesso allora premier Winston Churchill ebbe parole di elogio, descrivendo l’azione come una dimostrazione di “straordinario coraggio e ingegno”. Azione che valse “a Bianchi l’equivalente della Victoria Cross (la più alta decorazione al valore britannica)”, la medaglia d’oro al Valor Militare. Il quotidiano sottolinea che ci fu un tipo di operazioni che furono d’esempio per tutto il mondo: le incursioni sottomarine”.

Il Telegraph ricorda poi in particolare l’eroismo di Bianchi e de la Penne che vennero entrambi catturati e confinati in cabine separate ed entrambe sotto il pelo dell’acqua dal comandante della Valiant per convincerli a confessare dove avessero piazzato le cariche. Un’ora e mezza prima dell’esplosione de la Penne consigliò al comandante di evacuare la nave perché l’esplosione era prossima. Cosa che fece ma, vigliaccamente, lasciando i due italiani confinati nelle loro cabine. Quando le cariche esplosero i due riuscirono comunque a salvarsi. Il Telegraph chiude ricordando come l’incursione ad Alessandria convinse la Royal Navuy a sviluppare una simile tecnica di attacco con cui tentarono – fallendo – di affondare la corazzata tedesca Tirpitz, gemella della Bismark, in un fiordo norvegese.

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