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Pubblicato il 24/01/2019

FORZE SPECIALI: ANCHE IL COMFOSE ACCETTA I VFP1

foto sopra: aspiranti paracadutisti in addestramento a Valle Ugione durante il “modulo KS”, ovvero il corso di specialità superato il quale accederanno al corso palestra per i lanci di brevetto . Chi supera la parte “terrestre” dell’ addestramento difficilmente si ritirerà dal corso lanci.



PARMA- Dopo la pubblicazione dell’articolo che parlava del conseguimento del brevetto da parte di 12 neo incursori di Marina, quasi tutti provenienti dalla ferma VFP1, abbiamo ricevuto molte richieste da parte di lettori che volevano sapere se la stessa formula di arruolamento fosse stata possibile per l’Esercito.
La riposta è si.
Come ha scritto anche Alberto Scarpitta in un esaustivo articolo su Analisi difesa di alcuni giorni orsono, il Comando Forze speciali dell’Esercito ha iniziato -senza fare specifiche “pubblicità”- una fase sperimentale per il reclutamento diretto di VFP1 appena arruolati, per iniziare il percorso di formazione nelle Forze Speciali. Team del COMFOSE raggiungono gli allievi al primo arruolamento nei RAV, illustrando loro la modalità di transito diretto al corso “OBOS” ( Operatore Basico Operazioni Speciali) affidata agli esperti istruttori della 102° Compagnia del RAFOS.
La percentuale di abbandoni è stata alta all’inizio, per comprensibili motivi di “sorpresa” sulla durezza e selettività delle prove.

Tutti gi aspiranti incursori devono passare in prima battuta attraverso il corso di specialità paracadutisti ( KS e KSP) ad a continue verifiche delle loro prestazioni fisiche e motivazionali.

Fattori fisici e psicologici ed una acerba conoscenza militare creano una prima importante selezione tra i più motivati

I VFP1 i ammessi al Tirocinio di Selezione, poi, hanno confermato di percentuali di coloro che raggiungo la fune del corso che sono simili a quelle di militari provenienti da ruoli di servizio più esperto.

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