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Pubblicato il 16/03/2015

GEMELLAGGIO ANPDI DI VARESE ED UFFICIALI SVIZZERI

PARMA- Il 13 Marzo si è tenuto a Lugano un evento importante: il gemellaggio tra la Associazione degli Ufficiali Svizzeri e l’ANPDI di Varese. Presente nella sua duplice veste di Sottufficiale della Riserva, Vice presidente della relativa associazione ( ASSU) e come nostro inviato, c’era Bruno Horn, che i nostri lettori conoscono per le recensioni che ci invia di notizie militari svizzere. Dopo averlo informato dell’evento he si sarebbe tenuto Venerdì scorso si è fatto accreditare e ci ha inviato il resoconto :

di Bruno Horn
LUGANO- Un’assemblea dei Soci del Circolo Ufficiali di Lugano (CUdL) prevede alla fine una presentazione da parte di alcuni elementi dell’ANPd’I, credo di non dover specificare il significato della sigla, sugli eventi occorsi a El Alamein alla fine di Ottobre del 1942.

Come ospite ho il piacere di essere pure presente ai lavori assembleari dove tra le trattande discusse si trova pure quella di accettare o meno un gemellaggio con la sezione di Varese dell’ANPd’I.
Vista la mia esperienza positiva, e come primo militare svizzero con abilitazione ANPd’I ottenuta a Tassignano nel 1993, intervengo dando una piccola inquadratura dell’associazione elencando pure le positive esperienze vissute con gli amici della sezione di Como.
Con grande soddisfazione la proposta del Comitato viene accettata all’unanimità dei presenti.
Lo scopo di questo gemellaggio è di accedere a scambi, sia di informazione che di attività, che allarghino l’orizzonte operativo delle associazioni.
Il vantaggio delle associazioni svizzere sono l’accesso a strutture ed equipaggiamenti militari anche se i regolamenti limitano le attività concesse a elementi stranieri.
Le associazioni italiane possono offrire una partecipazione congiunta a attività sia di carattere culturale che informativo sulla storia militare, come pure accesso a visite di carattere militare a strutture e unità
Lo sviluppo di attività d’insieme non farà altro che completare la paletta di attività offerte alle proprie basi di soci andando a completare la conoscenza sia di materie militari che del paese vicino.

Finiti lavori assembleari entrano i rappresentanti di ANPd’I Varese condotti dal presidente sezionale Massimo Bianchi, l’istruttore Giuseppe Gallo e il socio e conferenziere Enrico Ceci, accompagnati dallo straniero di coppa, Valter Amatobene, già commilitone di Ceci durante il servizio presso il 185mo come artiglieri paracadutisti.
La presentazione, purtroppo limitata nel tempo vista la massa di informazione che i conferenzieri hanno a disposizione, parte con una descrizione, da parte Enrico Ceci, delle finalità e struttura dell’ANPd’I seguita da un esposto degli eventi che dall’estate del 1942 all’autunno dello stesso anno portarono alla seconda battaglia di El Alamein.
Ceci ha poi affrontato la descrizione degli eventi della battaglia che iniziò il 23 di Ottobre e che vide pesantemente coinvolta la divisione Folgore. Questa presentazione, con un sentito coinvolgimento emotivo da parte dei due conferenzieri, si conclude con la ritirata dalle posizioni della linea del fronte.
Di seguito Valter Amatobene ha preso la sala accompagnando i presenti nello sviluppo del concetto di preservare e salvare i luoghi della battaglia a futura memoria.
Partendo dalle valutazioni sulla necessità di conservare l’area quale parco informativo e culturale, la presentazione ha informato la sala su quanto fatto per recuperare le strutture e manufatti dai terreni dello scontro creando una apposita area espositiva, in parte sul percorso creato per visionare i luoghi e in parte in una struttura espositiva sita in vicinanza del sacrario italiano, luogo già significativo dato che vi sono raccolte le salme recuperate negli anni.
Alla fine della conferenza il gemellaggio si è suggellato con lo scambio di alcuni doni, alcune bottiglie per i conferenzieri e la consegna del Crest della sezione ANPD’I di Varese al presidente CUdL, Ten Col Andreas Gianola, comandante del Battaglione Aiuto alla Condotta 23.
Una cena d’insieme tra i rappresentanti italiani, il comitato CUdL e alcuni ospiti ha chiuso la serata in un ristorante locale.

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