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Pubblicato il 30/07/2020

GLI ENCOMI AI CARABINIERI: COME NASCONO LE MOTIVAZIONI

Il generale Rapetto, recentemente congedatosi dalla Gdf , noto esperto di frodi informatiche e creatore di nuclei investigativi di altissimo profilo tecnico, ha pubblicato acune riflessioni sugli encomi elargiti ai carabinieri di Piacenza.

Parlando di quei riconoscimenti, ci ricorda che ne esistono di tre tipi rilasciati da Comandi ad autorità crescente: “elogio” (“lode” per la Polizia di Stato), “encomio semplice” ed “encomio solenne”.

Gli encomi dovrebbero essere attribuiti solo a chi ha effettivamente contribuito ad una certa operazione, ma per prassi diffusa danno luogo ad una contaminazione gerarchica andando a premiare anche “chi stava sopra” a coloro che hanno effettivamente compiuto l’azione meritoria.

Al “superiore” sono riconosciute capacità di “coordinamento” se non di “ispirazione” con motivazioni piene di frasi a volte anche retoriche.

L’iter per la concessione dell’encomio prevede una serie di passaggi: la pratica parte dal reparto protagonista del servizio meritevole di riconoscimento e arriva all’organo preposto alla valutazione e all’eventuale rilascio. I superiori, nel trasmettere la pratica a chi sopra di loro decide, non di rado chiedono che si consideri il proprio determinante ruolo in mancanza del quale il risultato non sarebbe stato mai conseguito.

E’ capitato che soggetti distanti chilometri e spesso assenti vengano premiati grazie all’onda positiva su tutta la catena gerarchica, persino quando quegli stessi superiori hanno ostacolato lo svolgimento di una certa attività…

Per l’interessato si dà luogo alla “trascrizione a matricola” della motivazione del rilascio dell’encomio, ed aiutano quando si tratterà di decidere per eventuali avanzamenti. Di solito , in caso di molti encomi, ne vengono presi in considerazione fino ad un massimo di tre.

Molti non sempre riescono ad ottenere l’encomio nemmeno dopo blitz spericolati e investigazioni ben fatte. Altri invece portano a casa riconoscimenti di quel tipo per iniziative non così straordinarie, svalutando uno strumento che invece ha una sua valenza psicologica e incentiva l’impegno dei più bravi e volenterosi.

Il generale Rapetto ricorda che il suo Team denominato GAT ( Gruppo Anticrimine Tecnologico, poi divenuto Nucleo Speciale Frodi Telematiche) era costantemente premiato . Lui stesso ha totalizzato 18 encomi solenni e 14 semplici per operazioni in prima persona partecipando direttamente a perquisizioni e sequestri, studiando e approfondendo ogni caso, procedendo ad analisi tecniche e facendo indagini .

Uno degli “encomi” più importanti fu quello legato alla inchiesta “slot machine” durata alcuni anni “contro tutto e contro tutti”- scrive Rapetto. Solo dopo il generale Rapetto ( foto sotto) scoprì che bastava organizzare una Santa Messa per ottenere un riconoscimento simile.

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