CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 13/03/2016

I PARACADUTISTI PARMENSI INDIVIDUANO UN GUASTATORE PARACADUTISTA DELL’ADRA

PARMA- I paracadutisti parmensi hanno visitato un guastatore paracadutista dell’ADRA ( arditi distruttori della regia aeronautica), Walter Caselli, lucidissimo 95enne, che dal suo rientro in Patria non aveva più avuto alcun contatto con le associazioni.
E’ stato Claudio Vitali ad incontrare nel suo agriturismo il Figlio Eugenio ed organizzare l’incontro con il Padre.
Sabato 12 Marzo Paolo Robuschi Claudio Vitali per ANPDI PARMA e Walter Amatobene in rappresentanza del giornale, hanno finalmente conosciuto il sabotatore Caselli, per approfondirne la storia.
Classe 1921, nel 1941 si arruola in aereonautica e aderisce ,alla fine del 1942, al bando di arruolamento volontario nei paracadutisti dell’Aeronautica, che disponeva di un battaglione di guastatori i quali venivano impiegati per azioni mirate al sabotaggio di aereoporti nemici e azioni dietro le linee.

A gennaio del 1943 arriva a Tarquinia dove viene sottoposto al severo addestramento aviolancistico oltre che a quello da assaltatore e successivamente da guastatore, a Civitavecchia. Cinque mesi duri, che ben conosciamo dai racconti dei tanti Leoni che ne parlano nei loro diari e che Walter Caselli ci descrive con la umiltà e il “basso profilo” che incontriamo sempre nei nostri Leoni.

La guerra volgeva verso la sconfitta; il suo reparto venne destinato in Tunisia, ai confini con la Libia. Niente lancio per loro, ma trasporto via mare. I sabotatori dell’aeronautica vennero impiegati in combattimento di fanteria contro truppe francesi e canadesi che stavano ormai riconquistando il nord Africa.
Nell’ottobre del 1943 ( ad un anno dalla Battaglia di El Alamein, ndr)venne catturato e tenuto prigioniero dai francesi fino al 1945, anno del suo ritorno in Patria. A Parma lavorò in proprio come idraulico e poi come operaio specializzato in una grande azienda di macchinario per l’ imbottigliamento.
Vive con la Moglie 85enne e sbriga personalmente tutti i lavori di manutenzione della casa, dell’orto e del giardino. Da giovane avanguardista ha praticato agonisticamente il pugilato.

Del periodo a Tarquinia ha ricordi intermittenti, dopo 70 anni: tanta fatica, tanta ginnastica, tante urla degli istruttori, tanta paura sulle torri e pochissimi rapporti con i paracadutisti del Nembo ( la Folgore era partita nel giugno 1942): “non avevamo tempo durante il giorno nemmeno per riposare e la sera eravamo stanchissimi”. Le foto parlano per lui: è ritratto in addestramento ginnico e imbragato col suo Salvador.

Lo abbiamo presentato ai cugini della Associazione Arma Aeronautica di Parma, con i quali l’ANPDI locale ha una antica amicizia. Diventerà di sicuro il “loro” Reduce, ma, come paracadutista con la stella, sarà anche socio onorario dei Paracadutisti Parmensi.



CASELLI TARQUINIA 003
walter.caselli.walter.jpg

Leggi anche