CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 03/10/2015

IL GENERALE TOSCANI DE COL CEDE IL COMANDO DEL RUA AL GENERALE FARAGLIA GIA’ COMANDANTE DEL NONO.

CASERTA- – Nella mattinata di venerdì 2 ottobre, presso la Caserma “Oreste Salomone”, ha avuto luogo la cerimonia di cambio al vertice del Centro Addestramento Volontari (Cav) dell’Esercito Italiano: al gen. Gabriele Toscani De Col è subentrato il gen. Giuseppe Faraglia. L’evento è stato presieduto dal comandante della Scuola di Fanteria di Cesano di Roma, generale di Divisione Giovanni Manione, ed ha visto la partecipazione di numerose autorità civili e militari. Nell’ultimo biennio, corrispondente al fertilissimo periodo di comando del gen. Toscani De Col, “il Cav ha assicurato l’addestramento iniziale di circa 17mila volontari in ferma prefissata di 1 e 4 anni, fornendo loro l’educazione militare di base, finalizzata a preparare soldati capaci e motivati, atti a svolgere le principali funzioni che la Forza Armata richiede”. Nel suo discorso di commiato , Toscani , smentendo alcuni diffusi luoghi comuni, ha espresso la sua fiducia verso il mondo giovanile attuale ed ha fermamente ribadito la difesa dei valori ai quali s’ispira la azione formativa prevista per i volontari dell’EI. Sulla stessa lunghezza d’onda il generale Faraglia, sottolineando che essere autentici “uomini e cittadini” è cardine del profilo professionale dei giovani militari. Il nuovo comandante ha ricoperto fino al 3′ settembre un importante incarico presso l’Ambasciata d’Italia in Afghanistan, territorio in cui aveva già operato, dal 2002 al 2004, come comandante del 9° Reggimento d’assalto paracadutisti “Col. Moschin”, tornandovi poi più volte fino al semestre luglio 2011-gennaio 2012 quando ha espletato le funzioni di capo di Stato Maggiore delle Forze speciali Isaf. Al termine della cerimonia, il gen. Faraglia, rispondendo alle domande dei giornalisti, non ha individuato “discontinuità” fra le sue precedenti esperienze in difficili zone operative e la nuova responsabilità in campo formativo. Ha inoltre ricordato che, in Italia come nei contesti internazionali in cui la nostra nazione è impegnata, la cultura umanistica dei militari italiani fa la differenza, “dà una visione diversa di quello che è l’approccio solo tecnico, sistematico degli altri Paesi”.

foto sotto: archivio. Il gen Faraglia ed il Gen Zanelli, ai tempi del loro comando del Nono Reggimento , con i gradi di colonnello
zanelli.faraglia

Leggi anche