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Pubblicato il 26/12/2014

IL NUOVO COMANDANTE DEI CARABINIERI E’ UNO SPECIALISTA DI RIDUZIONE DI SPESA

PARMA- Il generale Leonardo Gallitelli lascerà entro 3 settimane il comando di 105 mila uomini, lasciando nei suoi uomini “un segno indelebile”,. come confermato da moltissimi coleghi,
Renzi ha nominato al suoi posto il generale Tullio Del Sette, capo di gabinetto del ministro della Difesa Roberta Pinotti, 62 anni, destinato a guidare l’Arma fino al 2018 quando a sua volta compirà 65 anni.

Dal 2000 i Carabinieri sono la quarta forza armata,a gli ultimi sei anni hanno lasciato il segno anche nell’Arma sotto il profilo dei tagli imposti dalla revisione di spesa : su 118 mila posti in organico, ne risultano coperti poco più di 105 mila.

Sa Gallitelli ha sempre giocato in anticipo salvaguardando il territorio, del generale Del Sette, che viene annunciato come continuatore dell’opera del suo predecessore , si conoscono le esperienze di vertice alla Difesa, come consigliere della ministro Pinotti, che lo fanno diventare strategico rispetto ad alcune linee guida del governo Renzi come il rinnovamento e il taglio dei costi. Uno degli obiettivi del presidente del consiglio è infatti quello di razionalizzare il numero e i costi delle sette forze di polizia attive in Italia (polizia, carabinieri, guardia di finanza, forestale, penitenziaria, polizia provinciale e municipale).
Assai denso il curriculum del nuovo comandante generale dell’Arma: Accademia militare, tre lauree, Giurisprudenza, Scienze politiche e Scienza della sicurezza interna ed esterna, vicecomandante dell’Arma dal 2013, già capo di gabinetto di vari ministri che lo hanno portato a capo di gabinetto del Ministro della Difesa. Un incarico prima appannaggio dell’Esercito.
Il generale Del Sette ha suggerito i tagli al comparto Difesa/sicurezza e per questo avrò di certo il compito -dicono a Palazzo- “di razionalizzare costi e gestione di uno dei settori più resistenti a farlo nelle certezza che riuscirà a farlo senza abbassare in alcun modo efficacia e diritti della forze della pubblica sicurezza e della Difesa”, per giungere alla riduzione delle forze di polizia ed una loro migliore distribuzione sul territorio, a cominciare dalla unica centrale di pronto intervento come prevede l’Europa.

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