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Pubblicato il 16/05/2017

IL SINDACATO DI POLIZIA CONTRARIO A LEVA E CARABINIERI QUARTA FORZA ARMATA.

foto sopra: Unioni civili- a Roma la prima tra un poliziotto in divisa e il suo compagno
“Credo di essere stato fortunato, perché nel mio ufficio non ho mai avuto esperienze di omofobia: speriamo che questa nostra decisione sia di incoraggiamento

“Oggi – dice il sindacato SILP CGIL- in un momento in cui il Paese chiede maggiore sicurezza, parte della politica pensa di disegnare un modello di securitate dove i militari la fanno da padrone, dove i diritti – a partire da quelli delle donne in divisa e senza dimenticare il mondo gay – sono soppressi o compressi”.

PARMA- Daniele Tissone, segretario generale del Silp Cgil , sindacato di polizia orientato a sinistra, commenta così l’idea lanciata dagli alpini e ripresa dalla ministra:
“In questo Paese, non da ora, c’è un pericoloso tentativo di (ri)militarizzazione della sicurezza, più o meno strisciante, che punta a rendere meno efficiente proprio il sistema sicurezza, a renderlo sempre più servente alle logiche di potere in quanto si prediligono uomini e donne che battono i tacchi rispetto alle teste pensanti”.

Dice Tissone: I vertici militari con la leva sono contenti perchè scongiurerebbero nuovi tagli alla difesa a vantaggio della sicurezza civile, ma la sua re-istituzione “rappresenta un ulteriore tassello di costruzione di un sistema della sicurezza che, dopo la militarizzazione forzata del Corpo forestale dello Stato, si sta orientando verso un modello tipicamente in controtendenza con le democrazie occidentali e europee”.

Per Tissone c’è “un pericoloso parallelo” tra quello che avvenne nel 2000, quando “un governo di centrosinistra guidato dall’allora premier Massimo D’Alema concesse, per motivi ad oggi ancora sconosciuti, il rango di quarta forza armata all’arma dei Carabinieri, creando una situazione unica al mondo e soprattutto ingenerando nell’intero sistema sicurezza, difesa e soccorso pubblico italiano una confusione e un disallineamento che ancora oggi ci portiamo dietro – e ciò che sta succedendo oggi, con una riforma del sistema della sicurezza che ha avuto come unico risultato quello di cancellare e militarizzare in maniera coatta il Corpo forestale dello Stato, riducendo diritti e sopprimendo i sindacati”.

La smilitarizzazione e la sindacalizzazione dell’arma dei Carabinieri è uno degli obiettivi storici del sindacato.
“Soprattutto sul terreno della sindacalizzazione, di un superamento dell’attuale sistema di rappresentanza, quello dei Cocer, e di un ampliamento per tutti, Polizia compresa, dei diritti sindacali. Bisogna far capire ai cittadini che ‘militare è bello’, forse, se si parla di scenari internazionali , ma in un Paese che voglia definirsi democratico e liberale la sicurezza non può che essere civile, vicina e aperta ai cittadini, partecipata e inclusiva”.

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