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Pubblicato il 05/07/2022

LA NATO STUDIA L’ELICOTTERO DEL FUTURO – IBRIDO E CON PIU’ AUTONOMIA DI VOLO E CAPACITA’ DI CARICO

recensione di Antonello Gallisai

Sei paesi della NATO nella riunione dei Ministri della difesa dell’Alleanza a Bruxelles hanno firmato il memorandum d’intesa per lavorare insieme al progetto per lo sviluppo di un elicottero di prossima generazione.Secondo una dichiarazione della NATO, Italia, Francia, Germania, Grecia, Paesi Bassi e Regno Unito impegneranno 26,7 milioni di euro, per il progetto Next-Generation Rotorcraft Capability (NGRC). Si cerca una tecnologia che possa consentire la propulsione ibrida ed elettrica.

I paesi coinvolti nel progetto puntano al miglioramenti della portata e della velocità per un elicottero di media portata, la capacità di
operare in uno scenario di guerra elettronica e una varietà di altri attributi che verranno perfezionati nei prossimi due o tre anni. Le missioni previste includono il trasporto, l’evacuazione medica, la ricerca e il salvataggio e l’assalto.
I Paesi Bassi sono la nazione più recente ad aderire al programma NGRC, poiché Francia, Germania, Grecia, Italia e Regno Unito hanno firmato lettere di intenti per partecipare allo sforzo alla fine del 2020. Molti dei paesi coinvolti vedranno i loro elicotteri raggiungere la fine della loro vita di servizio prevista ,quindi l’obiettivo è trovare un sostituto entro il 2035. Il nuovo velivolo deve avere un’autonomia senza rifornimento di oltre 1.650 chilometri, almeno otto ore di autonomia e una capacità di carico compresa tra 10.000 e 17.000 chilogrammi (rispettivamente 22.000 e 37.400 libbre). L’obiettivo è anche quello di sviluppare una cellula comune per le
varianti terrestri, aeree e marittime. Lo sforzo guidato dalla NATO per mettere in campo un elicottero multiruolo potrebbe gettare le basi per una competizione tra le industrie di aeromobili ad ala rotante con sede negli Stati Uniti e in Europa

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