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Pubblicato il 14/09/2020

LA NAZIONE PARLA DELLA COMMEMORAZIONE DEL PARACADUTISTA GIORGIO RIGHETTI UCCISO A MOGADISCIO NEL 199

LA NAZIONE – CARRARA pag. 5 14 settembre 2020
Il ricordo del parà Giorgio Righetti

Martedì ricorre il 27esimo anniversario della strage di Mogadiscio dove morì il caporale della Folgore
MARINA DI CARRARA Martedì 15 settembre ricorre il 27esimo anniversario della scomparsa del caporale paracadutista della Folgore Giorgio Righetti, avvenuta nell’area del porto di Mogadiscio mentre stava facendo footing insieme a quattro commilitoni. Responsi ufficiali delle autorità: a uccidere il parà carrarino e un altro militare i cecchini appostati nelle vicinanze dei soldati italiani. Giorgio Righetti arriva in Somalia il 6 giugno del 1993. Aveva deciso di prolungare di 3 mesi l’esperienza in divisa per partecipare alla missione Unosom a livello internazionale. Partito nella Folgore come aveva fatto il fratello prima di lui. Giorgio è assegnato al Reparto logistico nel settore del porto di Mogadiscio. Durante una pausa di servizio, insieme ad altri colleghi decide di fare corsa e ginnastica nell’ambito dello scalo marittimo. Improvvisamente si sentono spari e rimangono a terra Giorgio Righetti e Rossano Visioli. Il giovane parà era nato in Cile a Nirto Vima De Mar l’undici luglio 1973 ed era residente con la famiglia a Marina. La salma riposa al cimitero di Turigliano. Insignito di medaglia d’oro al valore dell’esercito. La biblioteca in via Garibaldi a Marina porta il suo nome. L’agguato al porto nuovo di Mogadiscio avvenne il 15 settembre 1993 tra le aree comprese tra la banchina del molo nord e le alture circostanti il porto della capitale somala, durante la guerra civile somala. Nell’agguato persero la vita due militari italiani della missione internazionale Unosom II, poi insigniti della medaglia d’oro al valore dell’esercito. La versione ufficiale dei vertici militari italiani imputò come autori dell’attacco i cecchini somali, ma nel corso del tempo sono stati sollevati diversi dubbi intorno all’esatta dinamica dell’agguato, con particolare riguardo ai possibili mandanti di un attacco non chiaramente riconducibile ai Mooryaan soma. Gianfranco Baccicalupi

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